Secondo l’osservatorio nazionale di Federconsumatori, i costi per una giornata al mare continuano a salire: a livello nazionale si segna un +2,3%, mentre il noleggio di attrezzature come pedalò, sup e canoe cresce del 2%, dopo l’impennata del 10% dello scorso anno
PESCARA – La stagione balneare entra nel vivo e porta con sé i primi rincari sui servizi in spiaggia. L’Abruzzo si colloca tra le regioni italiane che registrano aumenti dei prezzi giornalieri più marcati, con un incremento del 3% rispetto allo scorso anno.
Secondo l’osservatorio nazionale di Federconsumatori, i costi per una giornata al mare continuano a salire: a livello nazionale si segna un +2,3%, mentre il noleggio di attrezzature come pedalò, sup e canoe cresce del 2%, dopo l’impennata del 10% dello scorso anno.
La Sicilia guida la classifica dei rincari con un aumento del 6%, seguita dalla Sardegna (+4%). Veneto, Emilia-Romagna, Basilicata, Liguria e Abruzzo si attestano sul +3%.
Di fronte a questi aumenti, sempre più stabilimenti stanno adottando strategie per incentivare la clientela, come tariffe agevolate per le fasce orarie ridotte—dopo le 14:00 o solo la mattina—che permettono di risparmiare fino al 50%.
Si diffondono anche nuove soluzioni digitali: app dedicate consentono ai bagnanti di condividere lettini e ombrelloni a prezzi scontati durante le ore in cui non li utilizzano. I pacchetti all inclusive, che combinano spiaggia, pranzo, aperitivo e attività sportive, diventano un’opzione sempre più apprezzata con prezzi variabili tra i 35 e i 50 euro.