San Cetteo, la città celebra i suoi talenti: consegnati i Ciattè e Delfini d’Oro nella Sala Consiliare di Pescara

10 Ottobre 2025
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San Cetteo, la città celebra i suoi talenti: consegnati i Ciattè e Delfini d’Oro nella Sala Consiliare di Pescara

Nel giorno di San Cetteo, riconoscimenti anche alla memoria e nuove cittadinanze italiane conferite. Masci: “Siete la prova che Pescara non è una città che aspetta il futuro ma lo anticipa”

PESCARA – Come da tradizione, anche quest’anno, nel giorno di San Cetteo, patrono di Pescara, si è svolta la cerimonia di consegna delle benemerenze civiche Ciattè d’Oro e Delfino d’Oro. La Sala Consiliare del Comune ha ospitato una partecipatissima seduta straordinaria del Consiglio comunale, alla presenza della Commissione dei Saggi, dei rappresentanti istituzionali e di numerosi cittadini.

A dare inizio alla cerimonia è stato il Presidente del Consiglio comunale Gianni Santilli, seguito dal sindaco di Pescara, che nel suo discorso introduttivo ha voluto sottolineare il valore simbolico dei riconoscimenti: «Siamo una città di costruttori, di gente che ogni giorno fa Pescara. I Ciattè d’Oro, le nostre pietre d’oro simboleggiano i mattoni pregiati di questa perenne costruzione», così il primo cittadino definisce le persone e le personalità insignite delle benemerenze civiche: «Siete la prova che Pescara non è una città che aspetta il futuro ma lo anticipa».

Il Delfino d’Oro quest’anno è stato consegnato all’autrice Donatella Di Pietrantonio e ad Angelo Piero Cappello, dirigente presso il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura. Donatella Di Pietrantonio ha ringraziato la città per averla insignita di un premio «che arriva dalla propria terra ha sempre un portato emotivo che supera tutti gli altri premi e riconoscimenti. Penne è il paese in cui tutti i giorni scelgo di continuare a vivere, ma Pescara è la mia città».

Angelo Piero Cappello è stato invece premiato per il suo legame con la comunità di Pescara, grazie agli studi portati avanti sulla figura di Gabriele d’Annunzio. «Soltanto frequentando Pescara e l’Abruzzo ho capito nella profondità che cosa intendeva dire d’Annunzio quando scriveva “Porto la terra d’Abruzzo alle suole delle mie scarpe”: questa è una terra che non si stacca nemmeno dalle suole delle scarpe».

A seguire sono state consegnate le pergamene con i Ciattè d’Oro, riconoscimenti ai cittadini pescaresi che si sono distinti nei più vari campi, dalla cultura all’economia, dall’architettura al lavoro a Renato PorrettiBerardo “Duccio” Gammelli, Alfredo Vittorio De MassisAnita BoccucciaCarlo Petracca, Giuseppe RosatoFranca MinnucciFrancesco Di GirolamoFabio CiampoliPierre Di Toro, Padre Aldo D’Ottavio e Luca Sancilio

Padre Aldo D’Ottavio, in particolare, è stato premiato per il suo lungo e coerente impegno come prete operaio, figura di riferimento per il mondo del lavoro e per la comunità cristiana locale, così come Fabio Ciampoli, ingegnere aerospaziale in California, e Pierre Di Toro, presidente dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles dal 2024, grazie al quale è stato possibile istituire nella capitale del Belgio un premio che porta il nome della città di Pescara e di Ennio Flaiano.

Durante la cerimonia, il sindaco ha anche conferito sei cittadinanze italiane e cinque Ciattè d’Oro alla memoria, assegnati a Marco La Sorda, Nello Raspa, Pietro Di Bartolomeo, Domenico Cappuccilli e William Zola, ricordati con commozione e gratitudine.

Se i festeggiamenti civili in ricordo del santo patrono sono terminati in mattinata, nel pomeriggio si aprono invece quelli religiosi: alle 18, infatti, la Cattedrale di San Cetteo accoglierà il cardinale Lazarus You Heung-Sik, prefetto del Dicastero vaticano per il clero, che celebrerà il Pontificale Solenne, e poi la tradizionale processione si snoderà per le vie della città con l’effige del santo.

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