Castelli: «Prosegue l’impegno per restituire alle comunità l’inestimabile patrimonio storico, simbolo della nostra identità»
TERAMO – Approvati in Conferenza permanente i lavori di restauro e miglioramento sismico della chiesa di Santa Maria in Cartecchio, a Teramo. L’antico edificio sacro, situato lungo Via della Madonna sulla strada che conduce a Sant’Onofrio, si trova a circa 425 metri di altitudine e vanta una lunga storia: costruito nel 1512, fu ristrutturato nel 1790 e poi nuovamente nel 1891.
Il progetto, dal valore complessivo di 1.120.000 euro, prevede una serie di interventi strutturali per consolidare l’edificio e migliorarne la resistenza sismica. Tra questi, il consolidamento delle murature in pietra con iniezioni di malta, la sistemazione dei giunti dove la malta originale ha perso coesione, piccoli interventi di ricucitura nelle parti più danneggiate e la sostituzione degli architravi in legno deteriorati. La sacrestia e la torre campanaria, collocate sul lato sud della chiesa, saranno anch’esse coinvolte nei lavori, mentre la canonica resterà esclusa dall’intervento.
Soddisfatto il Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli, che ha commentato: «Con grande soddisfazione proseguiamo nel nostro lavoro per restituire alle comunità il nostro inestimabile patrimonio storico. Le chiese non sono solo luoghi di culto, ma simboli della nostra identità. Ridare ai fedeli Santa Maria in Cartecchio è un segno di speranza e rinascita». Castelli ha ringraziato per la collaborazione il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, il Vescovo Lorenzo Leuzzi, l’Ufficio ricostruzione e il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto.