Innovativo intervento per asportare una massa dal cuore, realizzato dalla Cardiochirurgia di Teramo

6 Novembre 2024
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Dopo solo tre giorni dall’intervento, il paziente è stato trasferito in condizioni stabili all’ospedale dell’Aquila per continuare il percorso di cura

TERAMO – L’equipe di Cardiochirurgia dell’ospedale Mazzini di Teramo ha compiuto un importante avanzamento nella medicina interventistica grazie all’utilizzo di un innovativo sistema di aspirazione, l'”AngioVAC”. Questo dispositivo ha permesso di rimuovere una massa infetta di 6 centimetri all’interno dell’atrio destro del cuore di un paziente di 56 anni, precedentemente ricoverato per una grave infezione che aveva coinvolto il cuore e i polmoni, causando sepsi e ascessi polmonari.

La procedura è stata eseguita con il supporto di tecnologie avanzate. Inserito attraverso le vene femorali e sotto controllo fluoroscopico ed ecografico, il sistema “AngioVAC” ha aspirato la massa filtrando il sangue e reinfondendolo senza perdite ematiche, grazie all’ausilio di una pompa centrifuga. La massa è stata completamente rimossa evitando l’esecuzione di un intervento chirurgico tradizionale, particolarmente rischioso data la condizione debilitata del paziente.

Questo trattamento, il primo del suo genere in Abruzzo, è stato reso possibile dalla stretta collaborazione tra gli specialisti dell’ospedale, inclusi il cardiochirurgo Francesco Massi, il radiologo interventista Alessio Gagliardi, il cardiologo Luigia Restauri e l’anestesista Massimo Lambo. A contribuire anche la Radiologia Interventistica e il team dell’Anestesia e rianimazione cardiochirurgica, con il fondamentale supporto dei tecnici della circolazione extracorporea della Uoc di Cardiochirurgia.

Dopo solo tre giorni dall’intervento, il paziente è stato trasferito in condizioni stabili all’ospedale dell’Aquila per continuare il percorso di cura. “La sinergia tra la Cardiologia dell’Aquila e la Cardiochirurgia di Teramo ha giocato un ruolo cruciale nel gestire con successo una condizione che metteva a serio rischio la vita del paziente,” ha commentato Maurizio Di Giosia, direttore generale della Asl, sottolineando l’importanza dell’innovazione tecnologica e del miglioramento continuo dei processi che stanno elevando la qualità delle cure offerte alla comunità.

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