Falso invalido scoperto dalla Guardia di Finanza a Chieti, da due anni percepiva indebitamente la pensione

10 Ottobre 2023
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L’uomo frequentava palestre e guidava la propria autovettura, pur avendo riconosciute gravi patologie di tipo psichiatrico

Il comando provinciale della Guardia di finanza di Chieti, nell’ambito dell’azione di contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica, ha scoperto un soggetto che percepiva indebitamente, da due anni, la pensione di invalidità civile.

Determinante è stata la segnalazione effettuata da un cittadino al numero di pubblica utilità “117”, che evidenziava come il soggetto in questione, pur percependo il beneficio, conducesse una vita assolutamente “normale”, ovvero frequentava palestre e guidava la propria autovettura, pur avendo riconosciute gravi patologie di tipo psichiatrico.

I finanzieri, anche mediante appostamenti e rilievi fotografici, hanno scoperto il modus operandi truffaldino messo in atto dal “falso invalido” per ottenere illecitamente tale utilità.

Il “truffatore”, approfittando di uno stretto congiunto, con reali patologie psichiatriche riconosciute, si è appropriato dei suoi certificati medici e, attraverso la sostituzione del proprio nome con il suo, ha tratto in inganno i membri della commissione medica che, successivamente, gli hanno riconosciuto l’handicap.

Sono state acquisite inoltre certificazioni sanitarie prodotte da strutture pubbliche risultate totalmente false e riferite a visite mediche mai effettuate.

Grazie a questi comportamenti illeciti, è riuscito a farsi riconoscere un’invalidità civile pari al 100%, ottenendo la permanente inabilità al lavoro e, soprattutto, il riconoscimento del diritto a ricevere la connessa prestazione economica di sostegno.

Fondamentale l’intervento delle Fiamme Gialle teatine, che hanno segnalato all’Inps la somma illecitamente percepita dal “falso invalido” per il conseguente recupero di oltre 16mila euro interrompendone l’erogazione.

Nei confronti dell’uomo, indagato per i reati di truffa aggravata in danno dell’Ente erogatore e falsità materiale, l’autorità giudiziaria di Chieti ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini.

Il comandante provinciale, colonnello Michele Iadarola, sottolinea come l’attività esperita, in virtù dell’attivazione del numero di pubblica utilità “117”, testimoni la considerazione che il cittadino manifesta nei confronti della Guardia di finanza e del senso di legalità economico-finanziaria che infonde. Nello specifico, con il contrasto alle frodi nel settore assistenziale è stato garantito l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.

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