Chirurghi toracici e plastici ricostruiscono la parete toracica con protesi biologica e lembo muscolo-cutaneo; Di Giosia: «Un risultato che conferma la forza della multidisciplinarità»
TERAMO – «Un intervento innovativo per l’impiego della protesi, ma soprattutto ad elevata complessità perché affianca alla componente oncologica quella ricostruttiva. Un risultato che restituisce al paziente qualità di vita e un’ottima funzionalità, e che conferma la capacità della nostra Asl di mettere in campo competenze multidisciplinari e tecnologie avanzate, rimanendo al passo con i tempi e sempre attenta ai bisogni dei cittadini».
Così il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, commenta la complessa operazione eseguita all’ospedale “Mazzini” di Teramo, dove le équipe della Chirurgia Toracica, diretta da Duilio Divisi, e della Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, guidata da Guido Torresini, hanno portato a termine un intervento tra i più articolati per la gestione di un tumore polmonare infiltrante.
Il paziente, un uomo di 67 anni residente nella provincia dell’Aquila, era affetto da una vasta neoplasia del polmone sinistro che aveva raggiunto e compromesso strutture ossee, muscolari e cutanee della parete toracica. Prima della chirurgia, aveva seguito un percorso di chemioterapia e immunoterapia neoadiuvante per rendere possibile l’operazione.
La fase operatoria ha previsto la rimozione del tumore mediante lobectomia inferiore sinistra e la demolizione dell’area della parete toracica infiltrata, comprendente coste, muscoli e cute. La ricostruzione è stata effettuata posizionando una protesi biologica ADM (Acellular Dermal Matrix) nella zona priva delle costole e completata con il trasferimento di un lembo muscolo-cutaneo ottenuto dal muscolo gran dorsale del lato opposto, così da ristabilire continuità e funzionalità anatomica.
A tre mesi dall’intervento, gli esiti clinici sono favorevoli: il paziente è in buona salute, libero da malattia, e la Tac conferma l’integrazione completa della protesi con le strutture osteo-muscolari. Un risultato che ha permesso non solo l’eradicazione della neoplasia, ma anche un eccellente recupero funzionale ed estetico.