L’indagine dei carabinieri ha smantellato una rete organizzata di studenti e ragazzi poco più che maggiorenni che vendevano hashish, cocaina e marijuana anche nei pressi delle scuole
TERAMO – Sei persone, quattro minorenni e due giovani che all’epoca dei fatti non avevano ancora compiuto 18 anni, sono finite al centro di un’operazione antidroga condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Teramo, in collaborazione con le stazioni dipendenti. L’intervento, scattato nella notte, ha portato all’esecuzione di misure cautelariemesse dal gip del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila, su richiesta della Procura minorile.
Tre dei minorenni sono stati portati in carcere, mentre un quarto e un maggiorenne sono stati collocati in comunità; per un altro giovane è stata disposta la permanenza in casa. Tutti sono ritenuti presunti responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
L’indagine, avviata nel novembre 2024, ha permesso di ricostruire una rete di spaccio particolarmente attiva e organizzata, gestita soprattutto da adolescenti e giovani poco più che maggiorenni. Le sostanze, hashish, cocaina e marijuana, venivano cedute in diversi punti della città, spesso nei pressi delle scuole o in luoghi frequentati da giovanissimi. Il gruppo, secondo gli investigatori, acquistava regolarmente notevoli quantità di droga, reinvestendo il denaro delle vendite per rifornirsi ulteriormente.
Nel corso delle indagini i carabinieri hanno sequestrato 2,5 chili di hashish, 200 grammi di cocaina, 100 grammi di marijuana e 4.500 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.
Dalle verifiche è emerso inoltre che il gruppo era diventato un vero punto di riferimento per molti giovani teramani, al punto da stabilire accordi con altri spacciatori per suddividere le zone e prevenire conflitti. Un elemento che, insieme al numero elevato di consumatori, quasi tutti minorenni, evidenzia, secondo gli inquirenti, un fenomeno allarmante e in forte crescita sul territorio.