A Treglio il confronto tra istituzioni, università e comunità locali sul futuro del progetto di connessione tra la costa e la collina
TREGLIO – E’ in corso a a Treglio l’approfondimento scientifico e accademico su Binaria, il progetto di rigenerazione infrastrutturale e territoriale che coinvolge il Dipartimento di Architettura dell’Università “G. d’Annunzio” e gli studenti del Corso di Laurea in Scienze dell’Habitat Sostenibile.
L’iniziativa è stata al centro di un convegno che ha riunito amministratori locali, tecnici e rappresentanti del mondo della ricerca, con l’obiettivo di sviluppare una visione condivisa sul ruolo della nuova infrastruttura ciclabile nel ripensamento del territorio frentano.
A sottolineare il valore del progetto è stato Nicola Campitelli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia con delega all’Urbanistica e al Paesaggio, intervenuto durante i lavori: «Binaria non è soltanto un’opera tecnica o ingegneristica – ha dichiarato – ma un intervento territoriale capace di generare nuove opportunità di crescita, sviluppo socio-economico e occupazione».
Il progetto mira a colmare criticità storiche, come la mancanza di connessione tra la nuova stazione di San Vito e la Via Verde, migliorando al contempo i collegamenti tra il quartiere Santa Rita e il centro di Lanciano. Tra gli obiettivi, anche la valorizzazione delle risorse naturali lungo il tracciato e il recupero turistico e ricettivo delle aree dismesse a seguito dell’arretramento della ferrovia.
«La rigenerazione delle ex aree ferroviarie – ha aggiunto Campitelli – rappresenta un’occasione unica per ridisegnare servizi, mobilità e qualità paesaggistica in un’ottica di lungo periodo».
All’incontro hanno partecipato il professor Matteo Di Venosa, presidente del Corso di Laurea, il direttore della divisione ferroviaria TUA Silvio Liberatore, il referente TUA per le ciclovie Pasquale Di Nardo e i sindaci dei cinque comuni attraversati dalla futura infrastruttura: San Vito, Rocca San Giovanni, Treglio, Lanciano e Castel Frentano.
Secondo il prof. Di Venosa, la valenza strategica di Binaria risiede nella capacità di promuovere un progetto di territorio coordinato e condiviso, capace di attivare processi diffusi di rigenerazione urbana e territoriale. Importante anche l’aspetto formativo dell’iniziativa, che offre agli studenti l’opportunità di misurarsi con un caso reale di trasformazione complessa e interdisciplinare.
Campitelli ha infine evidenziato il contributo dei giovani all’interno del dibattito sulla pianificazione territoriale: «L’interesse dimostrato dagli studenti è un segnale di grande valore – ha concluso – perché il dialogo con le nuove generazioni è fondamentale per costruire politiche territoriali innovative e realmente partecipate».