Donati ad Assisi il il Presepe Monumentale di Castelli e l’albero di Natale dell’Aquila. L’Abruzzo si fa promotore di pace e fraternità
L’AQUILA – Un viaggio di luce, arte e spiritualità collega nuovamente l’Abruzzo ad Assisi grazie a due simboli del Natale: il Presepe Monumentale di Castelli, capolavoro di ceramica artistica, e il grande albero di Natale proveniente dalla città dell’Aquila, che troverà posto nella piazza inferiore del Sacro Convento.
Un gesto che rinnova un legame profondo, culturale e religioso, tra la terra di Celestino V e la città di San Francesco.
“Accompagniamo con grande emozione questo prezioso presepe ad Assisi, simbolo della nostra tradizione artigiana”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ricordando come l’opera sia già stata esposta in Vaticano a Piazza San Pietro. Il presepe, ha spiegato, “trasmette pace, gioia e la forza della semplicità”, valori al centro del messaggio francescano, così come del rapporto che unisce l’Abruzzo alla città umbra.
L’annuncio è stato dato nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila, alla presenza di autorità civili e religiose, tra cui mons. Michele Fusco, il sindaco Pierluigi Biondi, il sindaco di Castelli Rinaldo Seca, l’Arcivescovo Metropolita Mons. Antonio D’Angelo, rappresentanti del Liceo Artistico “F. A. Grue” e i Vigili del Fuoco.
L’inaugurazione e la benedizione del presepe e dell’albero sono previste l’8 dicembre, dopo la celebrazione eucaristica delle ore 17 nella Basilica di San Francesco, presieduta da S. E. Mons. Lorenzo Leuzzi, e l’esposizione resterà visitabile fino al 3 febbraio 2026.
Il Presepe Monumentale di Castelli è un “racconto d’amore verso la propria terra”. Nato negli anni Sessanta nelle aule dell’Istituto d’Arte “F. A. Grue”, oggi Liceo Artistico, è un’opera collettiva composta da 54 statue in ceramica policroma modellate da studenti e maestri dell’epoca. Dieci figure selezionate approderanno ad Assisi. Le forme cilindriche, i colori brillanti e i volti che richiamano la semplicità del popolo abruzzese creano un ponte tra tradizione castellana, richiami all’antichità e sperimentazione moderna.
Accanto al presepe, ad Assisi arriverà anche un cedro dell’Atlante glauco alto circa 13 metri, proveniente dal territorio aquilano e donato dall’azienda “Cordeschi Giardinaggio”. Il trasporto è stato curato dai Vigili del Fuoco dell’Aquila. Per il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi il dono dell’albero “è un segno concreto del legame spirituale, umano e istituzionale che unisce profondamente le nostre due città”, un rapporto rafforzato dal Patto tra Collemaggio e la Porziuncola, dal Premio del Perdono e dalla lampada votiva accesa in rappresentanza di tutti i Comuni italiani.
Anche il Custode del Sacro Convento, fr. Marco Moroni, ha espresso gratitudine verso la Regione Abruzzo per l’impegno profuso nel portare ad Assisi il presepe e l’albero, sottolineando la “tenacia straordinaria” che ha reso possibile un’iniziativa complessa.
L’Arcivescovo dell’Aquila Mons. Antonio D’Angelo, infine, ha ricordato che l’albero natalizio rappresenta un segno di luce divina che la città, oggi rinata, può donare al mondo.