Speed scout a Francavilla: udienza rinviata e chiesta una nuova perizia

18 Novembre 2025
1 minuto di lettura

Giudizio preliminare sospeso per un vizio di notifica. La difesa del vicecomandante punta a verificare il funzionamento del dispositivo al centro dell’inchiesta

FRANCAVILLA AL MARE – È stata rinviata a febbraio 2026 l’udienza preliminare per il caso dello Speed ​​Scout installato nelle gallerie di Francavilla al Mare, il dispositivo al centro dell’inchiesta che avrebbe generato multe illegittime e verbali falsati per oltre 1,2 milioni di euro. Il rinvio è stato disposto questa mattina dal giudice per un vizio di notifica riguardante alcuni imputati.

La vicenda, esplosa nel 2023 a seguito dell’esposto dell’autotrasportatore Fabio Di Nardo, ha portato al sequestro dello Speed ​​Scout dopo la scoperta di numerose anomalie riguardanti rilevazioni di velocità palesemente errate. Secondo la Procura, le verifiche ministeriali sui dispositivi sarebbero state simulate o falsate da parte di alcuni agenti della polizia locale, con attestazioni di corretto funzionamento mai avvenute.


Coinvolti nella vicenda il comandante della polizia locale Fabio Torrese, il vicecomandante Giustino Tancredi e gli agenti Elisa Sbaraglia, Cinzia Gattone, Stefania Montebello e Carlo Del Gatto. Le accuse, mosse dalla Procura di Chieti, riguardano falsità ideologica e materiale in atto pubblico, oltre alla soppressione e all’occultamento di atti veri.

L’avvocato Antonio Luciani, che difende il vicecomandante Tancredi, ha fatto sapere che “le difese stanno procedendo ad incaricare un consulente di parte allo scopo di verificare se effettivamente il macchinario funzionasse e in che modo. Il tutto al fine di dimostrare che nessun dolo vi sia stato da parte degli agenti coinvolti”.
Tra le tesi sostenute dalle difese vi è anche il fatto che, mentre vengono contestati ai vigili verbali manipolati e malfunzionamenti sistematici del macchinario, resta sullo sfondo il dato relativo agli incidenti: prima dell’introduzione dei controlli elettronici, proprio sotto quelle gallerie, si erano verificati ben sette incidenti mortali o gravissimi in pochi anni. Un bilancio drammatico che, secondo quanto evidenziato dagli stessi soggetti interessati, si è pressoché azzerato dopo l’attivazione del sistema e l’inasprimento delle verifiche sulla velocità.

Altro da

Non perdere