L’Aquila: denuncia del Comune dopo l’ennesimo incendio al Progetto Case di Bazzano, in corso le verifiche ambientali dell’Arpa

20 Ottobre 2025
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Balconi e finestre anneriti dalle fiamme nella palazzina del Progetto Case di Bazzano, devastata da un nuovo incendio.

Il Comune dell’Aquila depositerà domani una denuncia contro ignoti dopo l’ottavo incendio in tre mesi al Progetto Case di Bazzano. Tecnici dell’Arpa sul posto per il campionamento dell’aria. Proseguono le indagini della Squadra Mobile sull’origine dolosa dei roghi

L’AQUILA Il Comune dell’Aquila presenterà domani mattina una denuncia contro ignoti dopo l’ennesimo incendio che ha colpito il Progetto Case di Bazzano, alla periferia Est del capoluogo, già teatro di diversi roghi nelle ultime settimane.
Nel frattempo proseguono le indagini della Squadra Mobile, che indaga per individuare il responsabile degli incendi: secondo gli inquirenti, l’origine dolosa è ormai certa, e non si esclude che a colpire sia stata la stessa mano in tutti gli episodi.

Questa mattina i tecnici di Arpa Abruzzo hanno effettuato un sopralluogo nell’area, con campionamenti di sacche d’aria per verificare la salubrità dell’ambiente e garantire la sicurezza dei residenti. L’intervento si è reso necessario anche per la prossimità di un asilo nido, situato a pochi metri dalle palazzine incendiate.

L’ultimo rogo, l’ottavo in poco più di tre mesi, è divampato intorno alle 20 di sabato, in un orario insolito rispetto agli episodi precedenti, che si erano verificati quasi sempre dopo le 23 o nelle prime ore del mattino.
Le fiamme hanno distrutto tre appartamenti al piano superiore e uno al primo piano, oltre a una porzione del tetto. Nella stessa “piastra” erano già stati danneggiati altri alloggi in precedenti incendi, mentre pochi giorni fa era stata colpita la palazzina adiacente, dove erano andati distrutti due appartamenti.

Durante l’intervento di sabato, gli agenti di Polizia hanno accompagnato in Questura un giovane di origine straniera, denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale dopo aver inveito contro gli operatori intervenuti. Al momento, però, non ci sono elementi concreti che indichino un coinvolgimento diretto dell’uomo nei roghi.

“C’è un’interlocuzione costante con le forze dell’ordine per monitorare la situazione e individuare i responsabili – ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi –. È evidente che il Comune non può avere mille occhi su tutto l’immenso patrimonio ereditato dal post-sisma. Stiamo proseguendo con l’installazione delle videocamere di sorveglianza e chiederemo di collocare anche foto-trappole nell’area di Bazzano.”

La preoccupazione dei residenti è crescente, alimentata da una sequenza di otto incendi che in poco tempo hanno trasformato un complesso simbolo della ricostruzione in un focolaio di allarme per la sicurezza urbana e per l’ambiente.

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