Pescara, Polizia e Finanza sequestrano appartamenti, auto e società a famiglia serba con redditi inesistenti

6 Ottobre 2025
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Operazione di Polizia e Guardia di Finanza: sequestri per un milione di euro a famiglia serba con redditi inesistenti

È scattata all’alba l’operazione “Game Over” di Polizia e Finanza di Pescara, cha ha portato al sequestro di beni mobili e immobili, nonché quote societarie, appartenenti a sei soggetti pressoché sconosciuti al fisco

PESCARA – Immobili, un terreno, auto di grossa cilindrata, quote societarie e aziende del settore terziario. Questa è parte della lista del maxi sequestro preventivo, per un valore di quasi un milione di euro e riconducibile a sei soggetti della stessa famiglia, operato dalla Polizia di Stato e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Pescara questa mattina.

I sei soggetti, tutti di nazionalità serba e in alcuni casi con vincoli di parentela con persone di etnia rom, risultavano pressoché sconosciuti al fisco, con conti correnti semivuoti, ma di contro conducevano un tenore di vita non assimilabile alle possibilità dichiarate. Infatti, a finire sotto sequestro sono stati quattro appartamenti situati a Pescara, un frutteto in provincia di Chieti, quote societarie e interi patrimoni aziendali legati a tre esercizi commerciali, di cui due operanti nella ristorazione e uno nel settore abbigliamento e profumeria. Sequestrate ben otto autovetture, tra cui una Porsche SUV e due Mercedes, intestate ai sei soggetti o a familiari conviventi, gioielli in oro di vario tipo e contanti pari a diverse migliaia di euro. Inoltre, dal controllo specifico dei conti correnti, in maggioranza esteri, risultavano nell’arco di quattro anni, trasferimenti di denaro, anche 10mila euro, prelevati poche ore dopo essere stati depositati.

Il provvedimento è stato eseguito in seguito a un decreto emesso il 23 settembre scorso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di L’Aquila, su proposta del Questore di Pescara Carlo Solimene, in base al Codice Antimafia. La misura preventiva, disposta in via d’urgenza, mira alla confisca dei beni accumulati illecitamente.

L’attività investigativa, durata oltre un anno, è stata condotta dalla Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, con il supporto della Squadra Mobile di Pescara e del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo. Tutto è partito proprio dalla discrepanza tra lo stile di vita e la situazione finanziaria dichiarata. «Tutto parte sicuramente dall’osservazione sul territorio, quindi le unità che sono normalmente per strada portano informazioni e noi le analizziamo attraverso le nostre banche dati», ha spiegato il Colonello Giuseppe Pastorelli, Comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria.

Pericolosità sociale, sproporzione e la riconducibilità a questi nuclei familiari di beni che non trovano coerenza con i redditi dichiarati, sono gli elementi che hanno portato a dare l’avvio all’operazione insieme all’Ufficio Misure di Prevenzione del Tribunale di L’Aquila, ha specificato ancora il Colonnello Pastorelli. Le indagini hanno permesso di documentare la sproporzione tra i beni posseduti e le reali capacità reddituali degli indagati, tutti già denunciati o condannati negli anni per reati contro la persona, contro il patrimonio e, in particolare, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. A riprova della perpetrazione dei reati, questa mattina, uno dei soggetti proposti è stato trovato in possesso di circa venti dosi di sostanze già suddivisi in ovuli e di denaro contante pari a 8mila euro in casa.

«Sono persone abilissime che riescono a spostarsi su tutto il terziario, quello che si svolge normalmente in ogni città, quindi possono chiudere un’attività, aprirne un’altra, in questo caso c’è la ristorazione, ma potrebbero esserci altre attività che sono al vaglio ovviamente degli nostri uffici investigativi, credo che questo può essere un buon viatico, sono sicuro che questa partnership Polizia di Stato-Guardia di Finanza si ripeterà credo per la soddisfazione dei cittadini pescaresi», ha commentato il Questore di Pescara Carlo Solimene.

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