Aurelio Montaruli sottolinea la problematica della carenza di organico e l’aumento di episodi di bullismo e femminicidio
Implementare la videosorveglianza comunale collegandola non solo alla sede della polizia locale, ma anche con il commissariato e dotandola di targa system, ovvero un lettore di targhe, per coprire tutti gli accessi alla città. È questa la ricetta che il nuovo questore della provincia di Chieti, Aurelio Montaruli, ha illustrato ieri nel corso della sua visita nel commissariato di via Bachelet a Vasto, dov’è stato accolto dalla dirigente, vice questore aggiunto Lucia D’Agostino, e dalla commissaria Rosetta Di Santo.
Il 58enne dirigente superiore di pubblica sicurezza, dal dicembre 2022 responsabile del compartimento della polizia ferroviaria per la Puglia, Basilicata e Molise, è entrato in servizio a Chieti il primo novembre scorso, succedendo così al responsabile dell’ordine e la sicurezza pubblica della provincia di Chieti, il dottor Francesco De Cicco, che va in pensione dopo aver trascorso 35 anni nella polizia di Stato.
Nell’incontro di ieri Montaruli ha evidenziato la presenza di infiltrazioni mafiose in città provenienti in prevalenza da Puglia e Campania, come ha dimostrato la recente inchiesta portata avanti dalla guardia di finanza, infiltrazioni che, ha sottolineato, potranno essere combattute efficacemente anche grazie alle innovazioni tecnologiche: presto verrà infatti firmato un protocollo tra questura e Comune e grazie a questo accordo il potenziamento delle telecamere di videosorveglianza, insieme al loro posizionamento in punti strategici della città, permetterà un migliore controllo del territorio.
Il nuovo capo della questura di Chieti non ha poi mancato di sottolineare la problematica della carenza d’organico che si verifica a Vasto come in altri commissariati d’Italia, un disagio dovuto al mancato rimpiazzo di diversi agenti che, andati in pensione, non sono stati sostituiti a causa della legge Madia e del blocco del turn-over: «A Vasto c’erano 80 agenti in servizio – ha sottolineato Montaruli -, mentre attualmente sono meno della metà». Una carenza a cui si sta cercando di sopperire grazie alla ripresa di procedure per i concorsi e all’immissione di nuovi agenti e ispettori.
E infine il nuovo questore ha sottolineato come sempre più preoccupazione sia suscitata dagli episodi di bullismo e femminicidio, in particolare quest’ultimo, che anche di recente ha interessato la provincia di Chieti, e “negli ultimi anni – ha detto Montaruli – molto ha fatto il dipartimento di pubblica sicurezza per formare adeguatamente i nostri operatori nel ricevere segnalazioni di questo tipo».