Una giovane interinale del settore automotive ferita a un dito mentre usava una spazzolatrice. Il sindacato accusa: “Non si garantiscono sicurezza e controlli adeguati”
TERAMO – Un altro infortunio sul lavoro, che vede protagonista una giovane lavoratrice interinale senza alcuna formazione adeguata, riporta l’attenzione sul tema della sicurezza. A denunciarlo è la Fiom Cgil Abruzzo e Molise, che sottolinea come la vicenda rappresenti l’ennesimo caso di precarietà e mancanza di tutele.
Secondo quanto riferito dal sindacato, nella notte del 20 agosto una lavoratrice, assunta tramite un’agenzia interinale e impiegata in un’azienda metalmeccanica del settore automotive della provincia di Teramo, è rimasta ferita mentre operava su una macchina spazzolatrice, riportando seri danni a un dito della mano. Le dinamiche dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, ma resta chiaro il contesto: la giovane era stata assunta da pochi mesi con un contratto a termine e non aveva ricevuto una formazione strutturata, se non quella “sul campo”, direttamente davanti alla macchina.
“È bene ribadirlo – evidenzia la segretaria Natascia Innamorati – il datore di lavoro formale è l’agenzia interinale, ma la responsabilità della formazione sulla salute e sicurezza spetta all’azienda utilizzatrice, cioè l’impresa presso cui la persona presta concretamente la propria attività”.
Nella nota, la Fiom denuncia inoltre la tendenza di molte imprese a considerare la formazione un costo inutile o una perdita di tempo, quando invece rappresenta un diritto fondamentale e, spesso, un vero e proprio salvavita. Critiche vengono mosse anche alle agenzie per il lavoro, che secondo il sindacato raramente esercitano controlli rigorosi: “Sono pagate dalle aziende utilizzatrici – scrive ancora Innamorati – e quindi, salvo eccezioni, evitano di mostrarsi troppo severe per non rischiare di perdere il ‘cliente’, che è l’impresa. Ma in questo meccanismo a pagarne le conseguenze, ancora una volta, è sempre il lavoratore o la lavoratrice”.