Approvata la delibera che autorizza l’Adsu a realizzare la nuova residenza universditaria in viale Duca degli Abruzzi, dove prima del sisma aveva sede la scula media Carducci. Assessore De Santis: “Un intervento strategico per rafforzare la presenza degli studenti nel centro dell’Aquila”
L’AQUILA – L’amministrazione comunale dà il via alla realizzaizone del nuovo studentato nel centro dell’Aquila, in viale Duca degli Abruzzi. La Giunta ha approvato la delibera che consente all’Adsu – l’Azienda per il diritto agli studi universitari – di procedere con l’attuazione del progetto nella zona che, fino al 2009, ospitava la scuola media Carducci. Un intervento strategico che punta a riportare vita universitaria stabile nel cuore del centro storico.
L’atto segue l’accordo sottoscritto nel febbraio dello scorso anno tra Comune e Adsu, che ha previsto la permuta tra due aree: quella della vecchia Casa dello studente in via XX Settembre, distrutta dal sisma del 2009, e quella dell’ex scuola Carducci, situata all’inizio di viale Duca degli Abruzzi, a ridosso del centro.
In base all’intesa, l’amministrazione comunale realizzerà nell’area di via XX Settembre, pari a 1.400 metri quadrati, un “Campo della memoria” dedicato alle vittime del terremoto, mentre l’Adsu costruirà una nuova residenza per studenti fuori sede nell’area di 3.145 metri quadrati dell’ex Carducci. La scuola sarà invece delocalizzata nella zona dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio.
“In pieno centro storico nascerà un luogo funzionale e accogliente per ragazze e ragazzi che sceglieranno L’Aquila per formarsi e costruire il proprio futuro”, dichiara l’assessore all’Urbanistica Francesco De Santis.
“È un risultato importante – prosegue – reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra amministrazione comunale e Adsu. Desidero ringraziare la presidente Marica Schiavone e il direttore Michele Suriani, che hanno seguito con professionalità ogni passaggio del procedimento e che continueranno, ne sono certo, con la stessa dedizione, fino alla realizzazione dell’opera”.