Episodio di discriminazione a Pescara: un tassista si rifiuta di far salire una donna non vedente con il suo cane guida, scatenando indignazione e reazioni istituzionali. Abbagnale (Cotape): “Così si fa fare brutta figura all’intera categoria”
PESCARA – Un vero e proprio episodio di discriminazione quello di cui sono stati vittima due turisti con disabilità visiva – lei non vedente e lui ipovedente – alla stazione centrale di Pescara. La vicenda, riportata dal quotidiano Il Messaggero, ha avuto inizio quando la donna, di origine portoghese e residente in Emilia-Romagna, e arrivata a Pescara in treno da Bologna, ha cercato un taxi per raggiungere un hotel a Montesilvano, incappando in un ostacolo inatteso. “Niente cani sul mio taxi” è stata la risposta ferma del tassista, che ha categoricamente rifiutato di far salire a bordo il cane guida, un comportamento in palese violazione della legge che garantisce ai non vedenti il diritto di viaggiare con i loro cani su qualsiasi mezzo di trasporto pubblico.
L’intervento della Polfer, chiamata dalla donna, non è bastato a far cambiare idea al tassista. Gli agenti hanno potuto solo assistere la passeggera, trovandole un altro mezzo per raggiungere la sua destinazione, e segnalare l’infrazione alla polizia municipale, l’ente competente per questo tipo di sanzioni.
L’episodio ha subito scatenato una serie di reazioni indignate, a cominciare da Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine determinate, che ha denunciato l’accaduto come una “vera e propria discriminazione”, sottolineando come questo episodio sia “sconcertante” e dimostri quanto il concetto di inclusione sia ancora lontano dalla realtà.
Anche la categoria dei tassisti ha preso le distanze dal comportamento del collega, in particolare Antonio Abbagnale, presidente del Cotape (il consorzio dei taxi di Pescara), ha fatto le sue scuse e si è impegnato a garantire una corsa gratuita alla donna e al suo compagno ipovedente, insieme al loro cane guida, per il ritorno in stazione. Abbagnale ha ribadito che il tassista aveva l’obbligo di far salire il cane e ha annunciato che la commissione Taxi del Comune valuterà una sanzione che potrebbe arrivare fino alla sospensione della licenza per un mese. “Così si fa fare brutta figura all’intera categoria, quando, invece, noi siamo estremamente sensibili”, ha continuato Abbagnale.
Le scuse sono arrivate anche dalle istituzioni locali. I sindaci di Pescara, Carlo Masci, e di Montesilvano, Ottavio De Martinis, hanno incontrato la coppia per esprimere il loro dispiacere e per assicurare che quello “non è il vero volto” delle loro città, che si dichiarano inclusive e attente alle tematiche della disabilità. L’incontro è stato anche l’occasione per annunciare l’intenzione di avviare un bando per una licenza taxi dedicata proprio al trasporto delle persone con disabilità.
La vicenda ha avuto risonanza anche a livello nazionale, con l’intervento della ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha definito l’accaduto una dimostrazione del fatto che “non bastano i fondi, non bastano le leggi, serve un cambio di sguardo, un salto culturale e di civiltà”.