Carlo D’Attanasio è stato assolto dopo quattro anni di carcere in Papua Nuova Guinea per l’accusa, risultata infondata, di riciclaggio. Il velista abruzzese originario di Pescara può tornare in Italia da uomo libero
PESCARA – Un sospiro di sollievo, una vittoria inaspettata. Il velista pescarese Carlo D’Attanasio è stato finalmente assolto e liberato dopo quattro lunghi anni di detenzione in Papua Nuova Guinea. La notizia segna la fine di un incubo per l’uomo, originario dell’Abruzzo, che era stato ingiustamente condannato a diciannove anni di carcere per riciclaggio di denaro.
A dare l’annuncio è stato l’avvocato Mario Antinucci, legale di D’Attanasio, che ha riportato le prime parole del suo assistito dopo la sentenza di assoluzione in appello. «Sono davvero felice, vi ringrazio tanto di aver avuto fiducia in me – ha detto il velista Carlo D’Attanasio –. Non smetterò mai di ringraziarvi di aver creduto in me e nella mia innocenza».
L’assoluzione, arrivata mercoledì 30 luglio, ribalta la sentenza di primo grado che aveva emesso una condanna pesantissima, tenendo D’Attanasio lontano dalla sua famiglia e dalla sua terra per un periodo interminabile. La sua battaglia legale, condotta con determinazione dal suo avvocato e sostenuta dai familiari e da tutti coloro che credevano nella sua innocenza, si è conclusa con la tanto attesa giustizia.
Ora, dopo anni di attesa e sofferenza, Carlo D’Attanasio può finalmente tornare a casa, riabbracciare i suoi cari e ricostruire la sua vita.