I due consiglieri regionali: “I nuovi provvedimenti della Regione prevedono una riduzione del 50% dei contributi per le attività di consulenza e del 72% per la tenuta dei libri genealogici”
PESCARA – Il futuro dell’Associazione Regionale Allevatori d’Abruzzo (A.R.A.) si fa sempre più incerto. A denunciarlo sono i consiglieri regionali del Partito Democratico, Dino Pepe e Antonio Blasioli, che puntano il dito contro la Giunta Marsilio per i tagli decisi nei confronti del comparto zootecnico. “I nuovi provvedimenti della Regione – spiegano – prevedono una riduzione del 50% dei contributi per le attività di consulenza e del 72% per la tenuta dei libri genealogici, per un totale di oltre 400 mila euro in meno”.
Una decisione che, secondo i due consiglieri, colpisce duramente non solo l’ente, ma anche i 34 lavoratori che ne fanno parte, già in difficoltà per il mancato pagamento di 20 mensilità e per una situazione economica resa ancora più fragile dall’emergenza Blue tongue, la malattia che ha messo in ginocchio molti allevamenti abruzzesi.
Nel mirino del PD c’è anche la gestione complessiva del sistema sanitario da parte della Giunta Marsilio, accusata di aver trasformato quello che veniva presentato come un modello virtuoso in un sistema “al collasso”. “Lo dimostrano – affermano Pepe e Blasioli – le lunghe attese per esami e visite, i pronto soccorso al limite, la carenza di medici di base e i reparti ospedalieri sottodimensionati. È la prova evidente del fallimento di una gestione che mina il diritto alla salute dei cittadini”.
I due consiglieri chiedono un’azione immediata: che la Conferenza dei Capigruppo accolga le istanze degli allevatori e che la Terza Commissione convochi al più presto l’assessore Imprudente, la presidenza dell’A.R.A. e i sindacati, per cercare soluzioni concrete. “Non si può continuare a fare propaganda con l’arrosticino – aggiungono – mentre si tagliano i fondi a chi ne permette l’esistenza, ovvero agli allevatori”.
“È ora che la Regione mostri attenzione verso una categoria che rappresenta un pezzo fondamentale dell’economia abruzzese. Il peso della crisi sanitaria non può continuare a gravare sulle spalle di agricoltori e allevatori”, concludono Pepe e Blasioli.