Fuoco alimentato dal vento tra Pescina e Collarmele, in volo due elicotteri antincendio. Vigili del fuoco e Protezione civile lottano contro le fiamme. Maurizio Scelli: “La natura non fa da sola. Stiamo approntando un sistema di controllo contro i piromani”
PESCINA – Un unico vasto fronte di fuoco, originato dai due incendi che da giorni sono divampati nei territori confinanti dei comuni di Pescina e Collarmele, sta devastando una estesa porzione di territorio nel cuore della Marsica, lambendo le pale eoliche. Dalle prime ore del mattino sono tornate al lavoro squadre della Protezione civile regionale e dei Vigili del fuoco: l’intervento è reso complesso dall’ampiezza dell’area interessata, dal vento e dalle continue ripartenze del fuoco, come segnala la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP) della Regione.
A supporto delle operazioni via terra sono intervenuti anche due elicotteri antincendio. Oltre all’Erickson, già in volo sulla zona, è stato attivato anche il mezzo regionale “Lince Rossa”, che ha già effettuato decine di lanci d’acqua, indispensabili per contrastare la ripresa dei roghi in più punti.
“Certo, la natura non fa da sola – commenta il direttore dell’Agenzia di Protezione Civile regionale, Maurizio Scelli – dietro l’incendio sicuramente c’è una mano. Stiamo approntando un sistema di controllo che permetterà, il prossimo anno, di intercettare il primo piromane che ha un fiammifero in mano. Massima vicinanza ai sindaci dei Comuni interessati dall’incendio. Sono rimasto sveglio tutta la notte, collegato con la centrale operativa. Ora andiamo avanti con le nostre operazioni”.
Le squadre a terra hanno intanto tracciato linee tagliafuoco per contenere l’avanzata delle fiamme verso le aree boscate circostanti. La situazione, ancora in evoluzione, è costantemente monitorata e diretta sul posto dai vertici della Protezione Civile regionale.