Controlli interforze nella notte scoprono una discoteca abusiva con oltre 1000 presenti, lavoratori in nero, gravi carenze igienico-sanitarie e un caso di spaccio all’esterno del locale. L’attività viene sospesa, fioccano le sanzioni
CHIETI -– Un noto locale sulla Costa dei Trabocchi è finito nel mirino delle forze dell’ordine, che hanno scoperto gravi irregolarità: dalla mancanza di licenza per pubblico spettacolo alla presenza di lavoratori in nero, fino a gravi carenze igieniche. Il blitz, avvenuto nella notte di ieri, ha portato alla sospensione dell’attività commerciale e alla denuncia di un giovane per spaccio di stupefacenti all’esterno del locale.
Il provvedimento scaturisce da un’intensificazione dei controlli voluta dal Questore di Chieti, dott. Leonida Marseglia, nell’ambito di una più ampia operazione di contrasto ai fenomeni di illegalità legati alla “Movida” estiva. L’obiettivo è garantire la sicurezza e la regolarità amministrativa dei locali di intrattenimento lungo la costa abruzzese.
L’operazione congiunta, diretta da un funzionario della Questura di Chieti, ha visto la partecipazione di diverse unità: la Squadra Amministrativa della Polizia di Stato di Chieti e del Commissariato di P.S. di Lanciano, personale della Squadra Mobile, pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine “Abruzzo”, due unità cinofile del Gruppo Squadra Cinofili della Guardia di Finanza di Pescara, affiancate da ispettori del Lavoro di Chieti e personale della ASL.
Al momento dell’irruzione, intorno alla mezzanotte, il locale ospitava circa mille avventori che ballavano in pista. La sorpresa maggiore è stata la scoperta che l’esercizio era completamente sprovvisto della licenza di pubblico spettacolo, un requisito fondamentale per un’attività di tale portata. Oltre a questa grave infrazione, sono state elevate sanzioni per un totale di circa 16.000 euro. Tra le irregolarità riscontrate: la presenza di tre lavoratori in nero, l’installazione di telecamere senza la dovuta autorizzazione, la mancata corrispondenza del piano di evacuazione e la non conformità dei luoghi di lavoro alle normative vigenti.
Le criticità non si sono fermate qui. L’attività di preparazione degli alimenti è stata immediatamente sospesa a causa di evidenti carenze igieniche, tra cui l’assenza di uno spogliatoio adeguato e la mancata applicazione delle procedure HACCP, fondamentali per la sicurezza alimentare.