Il sindaco di Chieti Diego Ferrara annuncia un incontro con l’assessore regionale alla cultura Roberto Santangelo per discutere del futuro del Teatro Marrucino, dopo il paventato taglio ai fondi regionali. “Il Marrucino è un teatro di prestigio, sold out a ogni rappresentazione. Un taglio del 70% metterebbe in ginocchio la Deputazione teatrale e l’intera programmazione culturale della città”. Ferrara chiede alla Regione di intervenire per salvaguardare le risorse e garantire continuità alle attività nel 2025
CHIETI — Il Teatro Marrucino rischia di perdere il 70% delle risorse regionali e il sindaco Diego Ferrara non intende restare a guardare. “Sulla vicenda dei fondi tagliati al Teatro Marrucino ho sentito oggi l’assessore regionale alla cultura Roberto Santangelo che vedrò lunedì per rappresentargli la gravità dell’eventualità di perdere il 70% delle attuali risorse destinate dalla Regione al nostro teatro” — ha dichiarato Ferrara, annunciando un incontro per il futuro della storica istituzione culturale teatina.
Il Marrucino, uno dei teatri lirici di tradizione più antichi e prestigiosi d’Italia, è da anni punto di riferimento per la programmazione culturale non solo cittadina, ma regionale. “Abbiamo bisogno di rassicurazioni, perché il teatro è il nostro gioiello più importante e Chieti non si può permettere di vederlo chiudere o con un’attività pesantemente ridimensionata” — ha spiegato il sindaco.
Ferrara ha sottolineato come il teatro, riqualificato e reso moderno e accessibile, abbia una programmazione che richiama pubblico da tutto il territorio. “Abbiamo una struttura riqualificata e attualmente arricchita di tutti i comfort che l’hanno fatta diventare moderna e fruibile come un teatro con tale storia deve essere” — ha aggiunto — “Abbiamo dunque l’esigenza di avere rassicurazioni sul fatto che le risorse, già pesantemente ridimensionate dal 2024 al 2025, non subiscano il taglio paventato del 70%, perché tale riduzione ridurrebbe all’immobilità la Deputazione teatrale”.
Il sindaco ha annunciato che, in caso di conferma del taglio, sarà pronta una mobilitazione delle forze culturali del territorio. “Renderlo inerte significherebbe assestare un duro colpo alla città e alla programmazione abruzzese tutta” — ha detto — “Purtroppo abbiamo bisogno delle risorse pubbliche perché il Comune da solo non può sostenere i costi che servono a mantenere un teatro di questa altissima qualità”.
Ferrara chiederà alla Regione di chiarire le intenzioni e di recuperare le somme necessarie “nei tempi più rapidi, in modo da consentire la programmazione già nel 2025”.