Dopo otto anni e un delicato restauro a Roma, la scultura del XVI secolo torna a Tossicia: era stata ritrovata nel 2017
TOSSICIA – È tornata a casa, accolta da un fragoroso applauso della comunità, la “Madonna in Trono con Bambino”, preziosa scultura in terracotta dipinta databile al XVI secolo e ritenuta appartenente alla scuola di Silvestro dell’Aquila. Questa mattina, il capolavoro è stato riportato a Tossicia, dopo essere stato restaurato nei laboratori dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma.
La statua, danneggiata durante gli eventi sismici, si trovava originariamente all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta, nota anche come “Santa Sinforosa”. Recuperata nel 2017 dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona e dai funzionari della Soprintendenza, si presentava in numerosi frammenti. Una volta messi in sicurezza, i resti furono trasferiti a Roma, dove i restauratori dell’ICR l’hanno pazientemente ricomposta.
Un lavoro complesso, simile a quello già condotto su un’altra opera colpita dal sisma, la “Madonna delle Rose” di Ussita, che ha riportato la scultura al suo antico splendore. Non potendo ancora rientrare nella chiesa, ancora inagibile, l’opera è stata collocata temporaneamente nel Museo delle Genti del Gran Sasso grazie a un accordo tra la Diocesi di Teramo e l’amministrazione comunale di Tossicia.
L’opera verrà ufficialmente presentata alla cittadinanza mercoledì 23 luglio alle ore 17:30, con un evento pubblico durante il quale saranno illustrate le fasi del recupero e del restauro. Un ritorno che non è solo simbolico, ma profondamente identitario per un’intera comunità.