L’associazione di commercianti “Amici di Corso Vittorio” ha lamentato l’assenza di coinvolgimento e una scarsa comunicazione dell’evento Notte Bianca. L’amministrazione, da parte sua, fa chiarezza: “Evento annunciato da maggio, accuse infondate e strumentali”
PESCARA – È polemica in città in vista della Notte Bianca del 17 luglio. A sollevare critiche è l’associazione di commercianti “Amici di Corso Vittorio”, che denuncia una gestione poco trasparente e tardiva da parte del Comune nella comunicazione dell’iniziativa, definita “poco inclusiva” e “dannosa per il commercio locale”. Nel mirino, in particolare, la scelta dell’area coinvolta – che escluderebbe le strade centrali come Corso Vittorio – e la comunicazione definita “last minute”, con un’email inviata pochi giorni prima dell’evento da una PEC istituzionale.
L’associazione accusa il Comune di aver agito senza confronto e senza una strategia inclusiva, «lasciando sempre e solo alle stesse strade il protagonismo», in un contesto cittadino già provato da cantieri, parcheggi chiusi e numerose serrande abbassate. «Avevamo protocollato un piano eventi strutturato per rilanciare il centro e riportare la gente in città – spiegano – ma ci sentiamo ignorati e relegati a semplici spettatori. Ci aspettavamo almeno ascolto e rispetto».
La replica del Comune non si è fatta attendere, e gli assessori Alfredo Cremonese e Zaira Zamparelli hanno risposto per “fare chiarezza”. «La data del 17 luglio non è stata imposta: è frutto di confronto con le associazioni di categoria, che ci avevano chiesto espressamente di scegliere tra mercoledì e giovedì».
Secondo gli assessori, la programmazione è stata condivisa in anticipo, quando il 17 maggio era stato reso noto anche il cartellone estivo, e ricordano che l’associazione Amici di Corso Vittorio ha partecipato regolarmente agli incontri mensili con l’amministrazione, «dove avrebbe dovuto informare i suoi iscritti».
«Dispiace – aggiungono – che qualcuno scelga di alimentare polemiche pretestuose, magari per visibilità o per logiche politiche. Noi lavoriamo per l’interesse pubblico, per la crescita e la promozione dell’intera città. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: il raddoppio delle presenze turistiche è un dato ufficiale che parla chiaro».
L’assessore Zamparelli, infine, tirata in ballo dall’associazione in quanto figlia di commercianti, rivendica il suo impegno personale: «Vengo da una famiglia di commercianti, conosco le difficoltà quotidiane, ma l’amministrazione deve creare condizioni favorevoli per tutti, non risolvere i problemi dei singoli. Il rispetto è alla base di ogni confronto, ma non accetto strumentalizzazioni personali. Noi andiamo avanti con serietà e spirito di servizio: ci interessa una sola cosa, il bene di Pescara».