Trasmessi alla Regione Abruzzo i verbali delle ultime due sedute del Tavolo di monitoraggio ministeriale. Equilibrio economico raggiunto con un avanzo di 617mila euro, ma i costi crescono e il disavanzo resta sotto osservazione. Verì: “Gestiamo con consapevolezza, ma servono criteri di riparto più equi”
PESCARA – Un equilibrio economico raggiunto, ma con il fiato corto. È quanto emerge dai verbali delle ultime due sedute del Tavolo di monitoraggio ministeriale sulla sanità, trasmessi nel fine settimana alla Regione Abruzzo. Il documento più recente, datato 29 maggio, certifica un lieve margine positivo di 0,617 milioni di euro per il IV trimestre 2024, dopo il conferimento delle coperture richieste dai ministeri competenti.
Un risultato che arriva dopo settimane di tensione, in seguito alla riunione dell’11 aprile, quando i tecnici del MEF e del Ministero della Salute avevano chiesto chiarimenti su poste negative per circa 30 milioni di euro, che avevano portato il disavanzo complessivo del sistema sanitario regionale a 113 milioni di euro.
“Stiamo gestendo la situazione con consapevolezza – ha dichiarato l’assessore alla Salute Nicoletta Verì – pur nel difficile equilibrio di far quadrare i conti e garantire i servizi su un territorio ampio, ma scarsamente popolato in ampie zone, che comporta un aumento dei costi non indifferente”.
Nei documenti contabili allegati ai verbali, si registra nel 2024 un aumento dei costi del sistema sanitario regionale pari a circa 130 milioni di euro, passando da 3,058 miliardi nel 2023 a 3,188 miliardi. Il 28,7% del totale è legato ai costi del personale, saliti da 874 milioni a 915 milioni, mentre gli acquisti di beni e servizi crescono da 1,968 miliardi a 2,037 miliardi.
Il Tavolo ministeriale, pur riconoscendo che l’incremento è solo di qualche punto superiore alla media nazionale, esprime preoccupazione per la tenuta dei conti e invita la Regione ad adottare ulteriori misure correttive.
“Resta il nodo dei criteri di riparto del fondo sanitario nazionale – ha aggiunto Verì – che penalizzano le regioni con caratteristiche demografiche e orografiche come l’Abruzzo. È un tema che stiamo portando sui tavoli nazionali e che ci auguriamo possa essere affrontato e risolto già quest’anno”.
La certificazione definitiva del disavanzo è attesa per il prossimo Tavolo – già fissato per il 10 luglio -durante il quale sarà anche determinato l’accantonamento prudenziale per eventuali disavanzi relativi all’anno in corso. Secondo l’assessore, “sono già previste risorse a destinazione vincolata per questo scopo, che si aggiungono alle manovre correttive dei conti delle Asl avviate da mesi”.
Nel frattempo, la Regione difende le proprie scelte e rivendica la bontà dell’organizzazione sanitaria, pur consapevole dei costi superiori rispetto ad altre aree del Paese.