Elezioni Pescara, Fratoianni (SI): “Tutta la città al voto”. Pagano (FI): “Su sentenza TAR solo speculazioni”

5 Luglio 2025
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Stamattina a Pescara si sono espressi sulla questione elezioni sia il segretario nazionale di Sinistra Italiana che il segretario regionale di Forza Italia si sono espressi sul caso elezioni. Entrambe le parti pensano a un ricorso al Consiglio di Stato

PESCARA – Le elezioni amministrative di Pescara restano al centro del dibattito politico locale e conquistano anche la scena nazionale dopo la decisione del TAR Abruzzo di annullare il voto in 27 sezioni su 170 a causa di “gravi irregolarità”. Una decisione che, secondo Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, non è sufficiente a garantire pienamente i diritti dei cittadini.

«Il voto si ripete in 27 sezioni? Noi pensiamo che il voto vada ripetuto per tutta la città», ha dichiarato Fratoianni, intervenendo questa mattina a Pescara durante un incontro. «È una questione di garanzia fondamentale dei cittadini».

Il leader della sinistra ha espresso grande preoccupazione per quanto emerso dalla sentenza del tribunale amministrativo, parlando di una vicenda che «non può essere confinata nel perimetro di una città, seppure importante come Pescara», perché «siamo invece di fronte a una questione nazionale». Secondo Fratoianni, infatti, «le irregolarità sono moltissime, preoccupanti, e tali da indicare comportamenti che mettono in discussione in modo significativo la qualità della democrazia».

Non si tratta, ha chiarito, di meri vizi formali: «Quando ho letto la sentenza sono rimasto esterrefatto. Possono capitare errori, certo, ma quello che è successo a Pescara fa riflettere. La sentenza è un po’ inquietante perché dice con chiarezza che siamo oltre il semplice elenco di errori formali». Da qui la richiesta di un ritorno completo alle urne che «tutelerebbe tutti, anche l’attuale sindaco. La sentenza dal punto di vista politico lascia aperti elementi che andrebbero chiariti con decisione e forza. Stiamo discutendo della qualità della democrazia e non di un errore di procedura».

Le dichiarazioni di Fratoianni hanno però suscitato la reazione del centrodestra. Nazario Pagano, deputato e segretario regionale di Forza Italia, ha accusato il segretario di Sinistra Italiana di fare strumentalizzazione politica: «Forza Italia non accetta lezioni di democrazia da chi cerca di speculare su una sentenza del TAR, cavalcando l’onda dell’emotività anziché rispettare i cittadini pescaresi».

Pagano ha inoltre minimizzato il peso delle irregolarità riscontrate, parlando di vizi formali che non avrebbero alterato l’esito elettorale: «Non siamo di fronte a un attentato alla democrazia, ma a un pronunciamento amministrativo che stiamo già impugnando davanti al Consiglio di Stato. Ribadiamo con fermezza che il risultato delle elezioni del 2024 non doveva essere messo in discussione». Il parlamentare di centrodestra ha anche affermato che a parti invertire «Fratoianni e i suoi avrebbero gridato al complotto, al fascismo, all’attentato alla democrazia. Ma quando conviene, diventano improvvisamente paladini della legalità».

Nel frattempo, Pescara si prepara a tornare alle urne il 24 e 25 agosto nelle 27 sezioni interessate. Ma la questione potrebbe non concludersi qui: oltre al ricorso al Consiglio di Stato, la richiesta di ripetizione totale del voto apre un fronte politico che supera i confini locali, sollevando interrogativi più ampi sulla trasparenza e l’affidabilità del processo elettorale. Come ha concluso Fratoianni, «a noi ora interessa che in una città così importante la qualità della democrazia sia garantita. Non ci possono essere ombre».

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