Porto di Pescara, il dragaggio diventa priorità assoluta: al MIT parte il piano per il rilancio dello scalo

2 Luglio 2025
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Vertice tecnico a Roma su iniziativa della Regione Abruzzo: al centro l’emergenza insabbiamento che paralizza il porto. D’Annuntiis: “Servono deroghe e risorse per interventi immediati”. Testa (FdI): “Il nodo principale è tecnico: individuare un sito idoneo per il conferimento dei materiali dragati”

ROMA – Il porto di Pescara torna al centro dell’agenda infrastrutturale nazionale. Nella tarda mattinata di oggi, presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è svolto il tavolo tecnico-istituzionale convocato su richiesta del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, per affrontare l’emergenza legata all’imbonimento dei fondali, che da anni compromette la piena operatività dello scalo adriatico. A rappresentare la Regione, l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Umberto D’Annuntiis, accompagnato da Paolo D’Incecco. Presenti al tavolo anche il sottosegretario alle Infrastrutture Antonio Iannone, il Ministero dell’Ambiente, l’onorevole Guerino Testa, la Direzione generale per i Porti del MIT, la Capitaneria di Porto di Pescara, l’Autorità di Sistema Portuale, il Comune di Pescara e l’ARPA Abruzzo.

“Il porto di Pescara è una infrastruttura strategica non solo per l’Abruzzo ma per tutto il sistema logistico dell’Adriatico – ha dichiarato D’Annuntiis –. La Regione ha già destinato oltre 56 milioni di euro per il nuovo porto e la deviazione del fiume Pescara. Ora serve un’accelerazione: confidiamo che da questo tavolo emerga una soluzione concreta a una criticità che dura da vent’anni”.

Durante l’incontro è emersa la volontà condivisa di procedere con urgenza al dragaggio, anche attraverso provvedimenti in deroga alla normativa vigente, per rimuovere almeno 25.000 metri cubi di sedimenti entro settembre, in vista della ripresa dell’attività nautica.

“Il nodo principale è tecnico – ha spiegato l’onorevole Testa –: individuare un sito idoneo per il conferimento dei materiali dragati. Il dragaggio non è più rinviabile: è una priorità assoluta per la sicurezza, l’economia e il rilancio turistico della città”.

Il tavolo è aggiornato a lunedì 7 luglio, quando si terrà un incontro telematico tra tutti i soggetti tecnici coinvolti per analizzare i dati e definire gli step operativi. Intanto, le Autorità di Sistema Portuale e gli enti interessati invieranno al Ministero dell’Ambiente la documentazione necessaria per avviare le procedure.

“La rapidità con cui si è passati dal sopralluogo alla fase tecnica – ha concluso Testa – dimostra la concretezza dell’azione del governo Meloni, che affronta i problemi con serietà e dà risposte reali ai territori”.

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