Porto di Pescara, domani tavolo tecnico al MIT: il dragaggio dei fondali torna priorità strategica

1 Luglio 2025
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Convocato a Roma un vertice interistituzionale per affrontare l’emergenza insabbiamento che paralizza lo scalo abruzzese. L’assessore D’Annuntiis: “Servono soluzioni concrete per un’infrastruttura centrale nello sviluppo regionale”

PESCARA – Il tempo delle analisi è finito. Domani, 2 luglio, il porto di Pescara sarà al centro di un tavolo tecnico-istituzionale convocato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con l’obiettivo di affrontare una criticità che da anni ne compromette la piena operatività: l’insabbiamento dei fondali e la conseguente riduzione del pescaggio.

A darne notizia è l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Umberto D’Annuntiis, che parteciperà all’incontro in rappresentanza della Regione Abruzzo.

“La vasca portuale è ormai colmata – ha dichiarato – e le risorse attualmente disponibili, pari a un milione di euro, non sono sufficienti a risolvere definitivamente la problematica”.

Il tavolo, fortemente voluto dal presidente della Regione Marco Marsilio, vedrà la partecipazione del sottosegretario alle Infrastrutture Antonio Iannone, del sottosegretario all’Ambiente Claudio Barbaro, della Direzione Generale per i Porti del MIT, della Capitaneria di Porto di Pescara, dell’Autorità di Sistema Portuale, del Comune e dell’ARPA Abruzzo.

L’obiettivo è chiaro: definire un percorso operativo per il dragaggio dei fondali, con interventi che consentano di trattare e smaltire i sedimenti in eccesso, restituendo piena funzionalità allo scalo.

“Confidiamo che dall’incontro possa emergere una soluzione concreta – ha aggiunto D’Annuntiis – a una problematica che da vent’anni limita le potenzialità di un’infrastruttura centrale nelle strategie regionali. La Regione ha già destinato oltre 56 milioni di euro, tra fondi FSC e ministeriali, per il nuovo porto e la deviazione del fiume Pescara. Ora serve un’accelerazione”.

Il porto canale di Pescara, nodo strategico per la logistica, la pesca e il turismo nautico, attende da tempo interventi strutturali che ne garantiscano l’accessibilità e la sicurezza. Il tavolo di domani potrebbe rappresentare un punto di svolta atteso da anni.

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