Qualità dell’aria, inquinamento atmosferico, mobilità sostenibile: nasce OsservaTE, la rubrica che racconta come cambia il clima a Teramo

1 Luglio 2025
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Un’idea del fisico dell’atmosfera teramano, dottore di ricerca presso l’Università di Cambridge, Andrea Di Antonio

TERAMO – Nasce OsservaTE, una nuova rubrica dedicata a clima e ambiente in Abruzzo, con uno sguardo particolare al territorio teramano. L’iniziativa è ideata e curata da Andrea Di Antonio, fisico dell’atmosfera originario di Teramo e dottore di ricerca presso l’Università di Cambridge. Il progetto è disponibile da oggi sul sito personale di Di Antonio e punta a offrire una divulgazione chiara e accessibile su temi cruciali come cambiamenti climatici, qualità dell’aria, mobilità sostenibile e inquinamento atmosferico.

“Il mio obiettivo – racconta Di Antonio – è sensibilizzare sia i cittadini che le istituzioni sugli effetti concreti dei cambiamenti climatici globali a livello locale, offrendo dati comprensibili e verificati. L’idea è nata dopo che il mio amico Matteo Di Natale ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una tabella con le temperature rilevate nel 1950 presso l’Osservatorio Astronomico di Collurania”, racconta Di Antonio. “Mi è venuta allora l’intuizione di confrontare quei dati storici con le misurazioni attuali per capire se e quanto le temperature siano effettivamente cambiate.”

Il confronto è stato reso possibile grazie a una convenzione con l’INAF – Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, che gestisce e mantiene attiva proprio a Collurania una stazione meteorologica. Questo consente di effettuare un monitoraggio costante e scientificamente accurato delle condizioni atmosferiche locali.

Il primo articolo della rubrica è già online e analizza le temperature estreme registrate in Abruzzo nel mese di giugno, offrendo strumenti per comprendere se si tratti di eventi eccezionali o di segnali di un nuovo assetto climatico. OsservaTE avrà cadenza bisettimanale e proporrà analisi puntuali e divulgative per leggere i fenomeni climatici che stanno interessando sempre più da vicino anche il nostro territorio.

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