L’incendio divampato nei boschi di Raiano continua a tenere in scacco la vallata peligna. In azione mezzi aerei e squadre a terra per contenere l’avanzata delle fiamme, che si spingono pericolosamente verso l’Eremo di San Venanzio. Bruciati oltre 170 ettari di terreno coltivato
RAIANO – Continua l’emergenza incendi nel cuore dell’Abruzzo: da sabato scorso il territorio di Raiano è alle prese con un rogo di proporzioni preoccupanti. Le fiamme, che hanno avuto origine in un terreno dove si stavano bruciando potature di ulivo, sono riesplose oggi con forza a causa del vento che ha riattivato la brace nel sottobosco, generando un’enorme colonna di fumo visibile in tutta la vallata peligna.
Sul posto operano incessantemente due Canadair, un elicottero Erickson e un velivolo regionale, supportati da otto squadre della Protezione Civile e tre dei Vigili del Fuoco, coordinate dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS). La sola giornata di oggi ha visto ben 150 lanci d’acqua dall’alto, che salgono a 350 se si conta l’intervento complessivo da sabato.
Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, sono già 177 gli ettari di terreni coltivati andati in fumo, su un totale di oltre 250 colpiti dal fuoco.
Cresce la preoccupazione per l’Eremo di San Venanzio, prezioso scrigno di storia e spiritualità locale. “Siamo stati costretti a mettere in salvo alcune immagini sacre, la situazione è davvero critica”, ha dichiarato il sindaco di Raiano, Marco Moca. Le fiamme, alimentate dal vento, avanzano ora verso Molina Aterno, aggravando ulteriormente lo scenario.
Le operazioni di contenimento proseguono senza sosta, ma la situazione resta delicata.