Slow Food e D.R.E.Am. Italia lanciano in Abruzzo una scuola d’eccellenza dedicata alla pastorizia estensiva. Un progetto formativo innovativo che coniuga competenze tecniche e sostenibilità, al servizio delle terre alte e delle comunità custodi della biodiversità
CALASCIO – Custodire la montagna attraverso la formazione. Con questo spirito nasce nel cuore dell’Abruzzo la Scuola di perfezionamento per la pastorizia estensiva, una nuova realtà che punta a rigenerare le aree interne e a rilanciare un mestiere tanto antico quanto strategico per l’equilibrio ambientale ed economico del territorio.
L’iniziativa, frutto della collaborazione tra Slow Food Italia e D.R.E.Am. Italia, si compone di otto masterclass rivolte a giovani sotto i 40 anni, pastori, studenti in discipline agro-ambientali, operatori del settore e dipendenti pubblici. L’obiettivo è duplice: favorire il ricambio generazionale e valorizzare la pastorizia estensiva come scelta professionale sostenibile, tecnicamente aggiornata e radicata nel contesto culturale appenninico.
“Accompagnare i giovani in questo percorso è indispensabile se vogliamo che la montagna torni ad essere un luogo vissuto e produttivo”, sottolinea Slow Food Italia, richiamando l’urgenza di formare nuove leve in un settore dove oltre il 60% dei pastori dipendenti è oggi rappresentato da immigrati.
La scuola, finanziata attraverso il progetto PNRR “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo” e sostenuta dal Comune di Calascio e dalla Regione Abruzzo, sarà ospitata in uno dei borghi più suggestivi dell’Appennino centrale. Le lezioni affronteranno temi che vanno dall’allevamento sostenibile alla trasformazione lattiero-casearia, dal marketing territoriale alla gestione ambientale.
“La pastorizia non è solo lavoro: è sviluppo locale, clima, paesaggio e giustizia sociale,” dichiara Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia. “Formare nuove figure professionali significa dare respiro alle comunità delle aree interne e valore a una filiera casearia virtuosa che rappresenta un patrimonio culturale, economico e gastronomico del Paese. È una parte del Made in Italy che parla la lingua dell’autenticità.”
La partecipazione sarà gratuita per i residenti in Abruzzo, con posti limitati e servizi a costo calmierato, mentre per i non residenti la quota di iscrizione sarà di 400 euro per masterclass, comprensiva di vitto, alloggio e attestato finale.
Una scuola che è più di un percorso formativo: è un progetto di rigenerazione culturale per ridare centralità a chi abita e lavora in montagna. E da Calascio, borgo simbolico di resilienza e bellezza, parte un messaggio chiaro: l’Italia delle aree interne non è il passato, è il futuro in cammino.