Accordo con l’Ateneo per l’elaborazione di un piano di monitoraggio che consentirà di mantenere costantemente aggiornata la mappatura del rischio
CHIETI – Proseguono senza sosta gli interventi di messa in sicurezza lungo via Gran Sasso, una delle aree più fragili del territorio teatino sotto il profilo idrogeologico. A fare il punto sui lavori sono stati il sindaco Diego Ferrara e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Rispoli, che hanno ribadito l’impegno dell’Amministrazione nella doppia sfida che la città si trova ad affrontare: non solo sul piano economico e finanziario, ma anche su quello della tutela del territorio e della sicurezza dei cittadini.
“L’Amministrazione è in trincea dal primo giorno anche contro il dissesto idrogeologico – hanno dichiarato Ferrara e Rispoli – e i lavori attualmente in corso nel quartiere di Santa Maria, per un investimento di 2 milioni di euro, sono la testimonianza concreta di questo impegno”. In particolare, è in fase di realizzazione la chiodatura della scarpata che affaccia sul fosso Santa Chiara, sul versante di via Arenazze. Un intervento tecnico delicato e necessario per consolidare il terreno e prevenire nuovi cedimenti. Nel frattempo, si entra nel vivo anche sul tratto di viale Gran Sasso che conduce a piazza Falcone e Borsellino: qui sono in corso i lavori per la posa di nuove paratie, fondamentali per garantire la tenuta strutturale della sede stradale.
A supporto dell’intervento, l’Amministrazione comunale ha attivato una rete di collaborazione che coinvolge la Protezione Civile, l’Università e numerosi tecnici esperti. In particolare, è in fase di definizione un accordo tecnico-scientifico con l’Ateneo per l’elaborazione di un piano di monitoraggio del valore di 300.000 euro, che consentirà di mantenere costantemente aggiornata la mappatura del rischio e intervenire tempestivamente in caso di criticità.
“Serve metodo, attenzione e cura – ha sottolineato il sindaco Ferrara – e in questo stiamo lavorando con convinzione. Ma non basta tamponare: servono risposte strutturali. Per questo abbiamo avviato un’interlocuzione con il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, affinché il Governo valuti l’intero piano degli interventi necessari per mettere in sicurezza l’area, riconoscere i giusti indennizzi a chi ha perso casa e investimenti, e tracciare un futuro sostenibile per una zona fragile della nostra città”.