Sangro-Aventino, la sanità di prossimità fa un passo avanti: trasfusioni di sangue a domicilio

27 Maggio 2025
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Servizio innovativo della Asl di Chieti destinato ai pazienti con mobilità ridotta e fragilità importanti

CASOLI – Una trasfusione di sangue senza doversi spostare da casa, con tutta la sicurezza e la professionalità di un’équipe medica specializzata: è la nuova frontiera della sanità di prossimità, già realtà nel territorio del Sangro-Aventino. Qui, grazie all’iniziativa del Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) di Casoli, è stato attivato un innovativo servizio di trasfusioni domiciliari destinato a pazienti con patologie croniche e a mobilità ridotta, impossibilitati a raggiungere le strutture ospedaliere.

Si tratta di un cambiamento radicale per chi è costretto a convivere con fragilità importanti. Evitare trasferte faticose o impossibili non significa solo comodità: significa dignità, continuità terapeutica e accesso equo alle cure. Un servizio che, come sottolinea Fioravante Di Giovanni, responsabile del PTA, “era un nostro grande desiderio, perché vuol dire garantire equità nell’accesso ai servizi della sanità pubblica, e al tempo stesso evitare accessi impropri nei Pronto Soccorso”.

La prestazione è assicurata da un team altamente qualificato: a guidarlo è la dottoressa Maria Luisa Di Cocco, dirigente medico con lunga esperienza presso la Medicina Trasfusionale di Chieti, affiancata dagli infermieri dell’Unità Complessa di Cure Primarie. Il protocollo operativo è rigoroso: tutto parte dalla segnalazione del medico di medicina generale, che attiva l’Ambulatorio trasfusioni domiciliari. Dopo gli accertamenti preliminari, come le prove crociate eseguite dal Servizio ADI per garantire la compatibilità del sangue, l’équipe concorda data e ora della trasfusione, che viene effettuata direttamente al domicilio del paziente, in piena sicurezza.

Un modello virtuoso di integrazione tra servizi territoriali e assistenza specialistica, che fa del Sangro-Aventino un laboratorio di innovazione sanitaria. “Aggiungiamo un altro tassello alla medicina del territorio”, ha commentato il direttore generale della Asl, Mauro Palmieri. “Garantire servizi vicini alla persona è la sfida di oggi, che la nostra Azienda raccoglie con convinzione. L’impegno è massimo per portare nelle Aree Interne diagnostica e specialistica ambulatoriale”.

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