Chiude senza scosse la campagna elettorale per le comunali di Sulmona. Quattro i candidati in corsa in un clima segnato da prudenza comunicativa, proposte pragmatiche e un contesto politico frammentato. Al centro del dibattito: decoro urbano, scuola, opere pubbliche e rigenerazione della città. Domenica e lunedì urne aperte
SULMONA – A poche ore dal silenzio elettorale, cala il sipario sulla campagna elettorale di Sulmona, una competizione sin dal primo giorno in sordina, dai toni compassati che, probabilmente, verrà ricordata come la meno sentita degli ultimi anni. Una campagna senza grandi bagni di folla né scontri accesi, dove a dominare è stata una certa prudenza comunicativa, un elettorato distante dalle piazze e un contesto amministrativo logorato da anni di instabilità. Nessuno scossone, dunque: i quattro candidati in corsa per la guida del Comune si sono mossi in un clima di sobrietà, tra incontri nei quartieri e confronti pubblici contenuti durante i quali ha prevalso la volontà di rassicurare piuttosto che entusiasmare.
A contendersi la guida di Palazzo San Francesco saranno quattro candidati alla carica di sindaco, sostenuti da un totale di 15 liste e 232 aspiranti consiglieri comunali: Luca Tirabassi 54 anni, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona, sostenuto da sei liste: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Sulmona al Centro e Udc. Angelo Figorilli, giornalista Rai di 68 anni, a capo della coalizione di centrosinistra supportato da cinque liste: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sbic, Sulmona Città Futura e Sinistra Italiana Verdi.
Catia Puglielli, avvocato e presidente del Tribunale per i diritti del Malato, che ha guidato il polo civico riformista, sostenuta da tre liste: Convenzione Democratica, La Sulmona che Vogliamo e Puglielli Sindaco. Infine, Nicola Di Ianni, docente di 49 anni, che ha corso con la sola lista “Metamorfosi”, dopo aver interrotto l’alleanza con l’ex sindaco Bruno Di Masci.
I temi principali affrontati durante la campagna hanno riguardato questioni quali il decoro urbano, l’edilizia scolastica, la gestione delle opere pubbliche, il rilancio economico e la digitalizzazione. Dalla rigenerazione del Parco Fluviale, alla sua valorizzazione come cuore verde della città ed integrazione con il sistema urbano tramite accessi qualificati. E poi la riqualificazione degli assi di collegamento urbani, il miglioramento dell’accessibilità e della qualità degli spazi pubblici, la valorizzazione della zona sud e di Santa Chiara; infine il recupero e riuso dei palazzi storici, da palazzo Manara a palazzo Sardi come contenitori culturali e civici.
Il contesto politico in cui si colloca questa tornata elettorale è caratterizzato da una marcata instabilità amministrativa: negli ultimi 25 anni, soltanto due amministrazioni comunali sono riuscite a portare a termine l’intero mandato. Una fragilità strutturale che ha inciso profondamente sulla continuità delle politiche poste in essere dalle amministrazioni e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali. In questo scenario, le aspettative nei confronti del prossimo sindaco crescono significativamente: il futuro primo cittadino, infatti, non sarà chiamato soltanto a garantire una gestione efficiente della macchina comunale, ma anche ad assumere una visione strategica capace di rilanciare il ruolo di Sulmona all’interno dell’Abruzzo interno, contribuendo attivamente alle politiche di coesione, allo sviluppo territoriale e alla programmazione di lungo periodo.
Le elezioni si terranno domenica 25 e lunedì 26 maggio. In caso di mancato raggiungimento della maggioranza assoluta da parte di un candidato, si procederà al ballottaggio l’8 e 9 giugno.