La memoria come impegno: L’Aquila ricorda la strage di Capaci con una giornata di riflessione

23 Maggio 2025
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Nel XXXIII anniversario della strage di Capaci, l’Auditorium del Parco dell’Aquila ha ospitato un incontro dedicato alla legalità e alla memoria, coinvolgendo studenti, magistrati e autorità. Un momento di riflessione collettiva e un invito concreto alle nuove generazioni a costruire una società più giusta

L’AQUILA – L’Aquila ha celebrato questa mattina la Giornata per la Legalità con un evento dal forte valore simbolico: La memoria è impegno, un incontro organizzato dal Comune in collaborazione con l’associazione Società Civile, nell’ambito della XXXIII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino.

L’evento, tenutosi presso l’Auditorium del Parco, ha visto la partecipazione di numerosi studenti degli istituti superiori cittadini, protagonisti attivi di un dibattito che ha posto l’accento sulla continuità dell’impegno civile e sulla necessità di preservare la memoria come leva per costruire un futuro più giusto.

La ricorrenza della strage di Capaci—tragedia che nel 1992 strappò alla vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta—ha segnato il filo conduttore della giornata, nel ricordo di quel 23 maggio che cambiò per sempre la percezione della lotta alla mafia in Italia.

Tra le autorità presenti, il senatore Etelwardo Sigismondi, membro della Commissione parlamentare antimafia, e il sindaco Pierluigi Biondi, che ha voluto accanto a sé i nuovi magistrati tirocinanti del Tribunale dell’Aquila, a testimonianza di un segnale concreto di fiducia nelle istituzioni e di un esempio per i giovani.

«Quella strage ci ha trafitto e ha accelerato la nostra maturazione», ha ricordato il sindaco, sottolineando come il sacrificio di Falcone e Borsellino abbia rafforzato l’impegno civile di un’intera generazione. «La mafia è schiavitù», ha aggiunto, «la vera rivoluzione è scegliere ogni giorno la legalità e contribuire a migliorare la comunità».

La mattinata è proseguita con le testimonianze dirette di figure autorevoli come il prefetto Renato Cortese, il prefetto Luigi Savina, il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, e l’imprenditore Luigi Leonardi, che hanno offerto spunti di riflessione ai ragazzi presenti.

A coronamento dell’evento, il Pullman azzurro della Polizia di Stato ha svolto un’importante funzione educativa, mettendo a disposizione strumenti didattici per sensibilizzare i giovani alla cultura della legalità.

La giornata si è conclusa con un momento di raccoglimento collettivo e con un messaggio chiaro: la memoria non è solo ricordo, ma impegno concreto.

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