Elezioni Ortona, le interviste ai candidati. Di Nardo: “Sogno una città green, accogliente e moderna”

15 Maggio 2025
3 minuti di lettura

Domande e risposte dei sette candidati alla carica di Sindaco per le elezioni del 25 e 26 maggio

ORTONA – Parte da Angelo Di Nardo il ciclo di interviste per conoscere i sette aspiranti sindaci della città di Ortona. Di Nardo, imprenditore di 37 anni, è sostenuto dalle liste Fratelli d’Italia, Di Nardo Sindaco, Forza Giusta, Città che Amo.

Di Nardo, Ortona possiede un patrimonio storico, culturale e naturalistico notevole, ma non sempre valorizzato. Qual è la sua proposta concreta per rilanciare il turismo, destagionalizzare l’offerta e attrarre nuovi flussi, anche internazionali?

Angelo Di Nardo: “Ortona ha bisogno di lavorare su un’immagine da esportare in Italia e all’estero. L’immagine di una città fresca perché immersa in un patrimonio ambientale estremamente vario. Colta perché può contare su realtà importanti come l’Istituto Tostiano. Ricca di storia e valori religiosi e sociali se solo pensiamo alla presenza delle reliquie di San Tommaso. Intorno a questo, anche se a fatica, c’è un sistema agroalimentare ed enoturistico che ha ancora capacità di tenuta. La ricetta è semplice, ma richiede uno sforzo comune: mettere insieme tutte queste risorse, realizzando anche due eventi annuali importanti che in autunno (penso alla vendemmia) e in estate siano estremamente attrattivi, oltre a rivitalizzare ed ampliare la cornice in cui si muovono le feste del Perdono. Penso, solo ad esempio, ad un legame con Roma e con tutte le sedi solidamente collegate alla rete del turismo religioso”.

Il collegamento tra il centro urbano, il porto, la marina e le contrade resta un punto critico. Come intende migliorare la mobilità urbana e quella extraurbana, anche in chiave sostenibile e inclusiva (trasporto pubblico, ciclovie, pedonalizzazioni)?

Angelo Di Nardo: “Dobbiamo disincentivare, finché possibile, l’utilizzo dell’auto privata, seguendo le buone pratiche che si stanno affermando anche nelle grandi città. Agganciandomi anche al ragionamento sul turismo posso dire che dobbiamo incentivare maggiormente il collegamento tra l’area della stazione, e quindi del porto, e il centro della città, utilizzando bus navetta elettrici e di dimensioni contenute. Sfruttando la risorsa ciclabile costiera possiamo pensare anche alla realizzazione di progetti interni di mobilità dolce provando anche a sondare stakeholder che possano essere interessati a una collaborazione nella realizzazione di ecomobility point che siano hub per i mezzi elettrici”.

Il porto commerciale, l’enogastronomia e l’agricoltura sono asset importanti per Ortona, ma non sempre coordinati. Quali strategie ha per sostenere le imprese locali, attrarre investimenti e creare occupazione stabile?


Angelo Di Nardo: “Fare rete. Il nostro progetto di amministrazione guarda con questo sistema a tutte le emergenze del territorio. Nessun comparto è una storia a sé. Dobbiamo tutelare l’economia del porto rendendola condivisa con la qualità delle produzioni del nostro territorio. L’imprenditoria locale è il nostro valore aggiunto: dobbiamo cercare di intercettare finanziamenti che sostengano l’artigianato, il comparto agricolo e vinicolo, ma anche tutte quelle piccole aziende che si avvalgono o producono innovazione. Guardando alla rivoluzione epocale in corso con l’intelligenza artificiale: il futuro non sta per arrivare, è già qui”.


Dalla gestione del verde urbano alla tutela della costa e alla prevenzione del dissesto idrogeologico: come si articola il suo piano per un’Ortona più verde e più resiliente ai cambiamenti climatici?

Angelo Di Nardo: “Ortona ha bisogno, anche economicamente, di recuperare i suoi spazi urbani di pregio. C’è bisogno di una progettazione che guardi alla messa in sicurezza delle aree più fragili. Metteremo insieme competenze importanti che ci aiutino in questo lavoro di riqualificazione complessiva, avendo ben presente il tessuto idrogeologico del nostro territorio. Il verde sarà la nostra sfida: i parchi devono tornare ad essere luogo di incontro e di scambio culturale, di vita vera delle città”


Quali politiche attiverebbe per incentivare la permanenza e il ritorno delle giovani generazioni e per sostenere le famiglie, in termini di servizi, scuola e abitazioni accessibili?

Angelo Di Nardo: “Nel nostro programma c’è un ampio capitolo dedicato alla riqualificazione delle scuole, ma quello su cui credo dovremmo scommettere è un corso di laurea attinente alla qualità dell’imprenditoria e delle tradizioni della nostra città. Nautica, agricoltura, enologia, scienza dell’alimentazione. Una catena positiva che consenta ai giovani di fare ricerca e di lavorare poi sul territorio. Il nostro investimento deve essere anche sulle persone. La prima ricchezza devono essere i cittadini, che non devono andare via, devono essere motivati a restare. Per quanto riguarda le abitazioni sarà nostra cura sbloccare anche l’affidamento degli appartamenti di edilizia pubblica nel più breve tempo possibile.


In vista di un eventuale ballottaggio: con quale candidato esclude categoricamente un’alleanza o un apparentamento, e perché?
Angelo Di Nardo: “Perché dobbiamo necessariamente pensare a un ballottaggio?”

Altro da

Non perdere