Il sindaco De Massis: “La comunità è profondamente turbata da questo atto vandalico e chiede giustizia per preservare il rispetto e la memoria dei defunti”
PESCARA – Dopo il danneggiamento di un’edicola e l’incendio alla chiesa della frazione Sant’Agnese di Città Sant’Angelo, un nuovo gesto vandalico colpisce un luogo sacro, questa volta nel cimitero di Elice. Nel primo pomeriggio di ieri, ignoti hanno dato fuoco alla statua del Cristo Redentore, simbolo di speranza e tributo alle vittime della pandemia.
La Polizia locale sta conducendo accertamenti per verificare se dietro questi atti vi sia un’unica mano. Sebbene l’incendio abbia causato danni parziali, la popolazione è preoccupata per la serie di episodi accaduti in pochi giorni.
“La comunità è profondamente turbata da questo atto vandalico e chiede giustizia per preservare il rispetto e la memoria dei defunti”, ha dichiarato il sindaco di Elice, Gianfranco De Massis. “Le autorità hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili. Chiunque avesse avvistato movimenti o veicoli sospetti nella zona del cimitero tra le ore 14:00 e le ore 16:30 è pregato di contattare le autorità per fornire dettagli utili. Confidiamo nella collaborazione della cittadinanza affinché si riesca a perseguire gli autori di questo ignobile atto”.
Intanto, il sindaco di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, dopo l’incendio alla chiesa, ha annunciato un incontro con le forze dell’ordine per intensificare i controlli sul territorio.