Roseto, bocciata la proposta per un regolamento sui rapporti con il Terzo Settore. Ciancaione: “Così nessuna trasparenza”

2 Maggio 2025
1 minuto di lettura

Il regolamento proposto prevedeva la partecipazione diretta degli enti interessati nella stesura delle regole, per arrivare a un testo condiviso da approvare in tempi brevi

ROSETO DEGLI ABRUZZI – È stata respinta nel consiglio comunale del 28 aprile la proposta di delibera presentata dalla capogruppo dei Liberi Progressisti, Rosaria Ciancaione, per introdurre un regolamento volto a rendere trasparente e condiviso il rapporto tra Comune ed enti del Terzo Settore. La proposta mirava a definire, in modo chiaro e partecipato, i criteri per co-programmazione, co-progettazione e accreditamento degli ETS iscritti al RUNTS con sede legale a Roseto.

La consigliera Ciancaione, promotrice dell’iniziativa, ha duramente criticato la scelta della maggioranza, sottolineando che solo il consigliere del PD Sabatino Di Girolamo ha votato a favore insieme a lei, mentre nella maggioranza si è registrata l’astensione della consigliera Simona Di Felice. “Un segnale – ha dichiarato Ciancaione – di una divisione interna che dovrebbe far riflettere molto”.

Il regolamento proposto prevedeva la partecipazione diretta degli enti interessati nella stesura delle regole, per arrivare a un testo condiviso da approvare in tempi brevi. “Invece – ha accusato la consigliera – il sindaco Nugnes, visibilmente alterato al momento del voto, ha annunciato che la proposta sarebbe stata bocciata, sostenendo che non vi sia alcun obbligo normativo in tal senso”.

Ciancaione però contesta con fermezza questa posizione, citando l’articolo 55 del D. Lgs. 117/2017 e il D.M. 72/2021, che – spiega – stabiliscono la necessità di adottare regolamenti specifici per assicurare trasparenza nei procedimenti amministrativi e nelle modalità di individuazione dei soggetti partner attraverso criteri predeterminati, come previsto anche dall’art. 12 della legge 241/1990.

“Se non c’è un regolamento – ha aggiunto – non può esserci trasparenza, e senza trasparenza non è possibile avviare processi di co-programmazione e co-progettazione, né assegnare risorse economiche o beni pubblici. Le conseguenze ricadono su chi opera ogni giorno nel tessuto sociale rosetano: associazioni, volontari e realtà che meriterebbero sostegno, e che invece continuano a subire l’indifferenza del Comune”.

Altro da

Non perdere