Saranno due i concerti di Riccardo Cocciante, il 16 e 17 dicembre, nella Cattedrale di San Bartolomeo, per celebrare i 25 anni del Concerto di Natale. Parte dei proventi del doppio evento sarà devoluta in beneficienza alla Fraternità Mater Indigentium
AVEZZANO – Tutto pronto ad Avezzano per il venticinquesimo Concerto di Natale, che quest’anno avrà un ospite d’eccezione: Riccardo Cocciante, protagonista di un doppio live nella Cattedrale di San Bartolomeo il 16 e 17 dicembre. Una presenza che rende particolarmente significativa l’edizione del venticinquesimo anniversario del Concerto di Natale, appuntamento ormai consolidato del calendario culturale marsicano.
Il cantautore, 78 anni, è tra le voci più riconoscibili del panorama artistico italiano, autore di brani iconici diventati parte della memoria collettiva come “Margherita”, “Bella senz’anima” e “Se stiamo insieme”, e creatore di musical di successo internazionale come Notre-Dame de Paris. La sua partecipazione assume un valore simbolico anche per il legame familiare con la regione: il padre era originario di Rocca di Mezzo, antico borgo montano nel cuore dell’Altopiano delle Rocche.
Cocciante arriva ad Avezzano in una fase intensa della sua attività dal vivo, dopo una serie di concerti nel 2025 che lo hanno visto esibirsi in teatri e piazze storiche come l’Arena di Verona, le Terme di Caracalla e Piazza del Plebiscito a Napoli, confermando il valore e il prestigio dell’appuntamento marsicano.
Come da tradizione, il Concerto di Natale unisce l’aspetto artistico alla finalità benefica. Parte dei proventi sarà infatti destinata alla comunità Fraternità Mater Indigentium, attiva tra Abruzzo e Lazio e guidata da padre Giancarlo Marinucci.
Per Harmonia Novissima, che firma il Concerto di Natale sin dalla prima edizione, il doppio live rappresenta il punto più alto di un cammino avviato venticinque anni fa e cresciuto progressivamente fino a rendere la rassegna uno degli eventi culturali più riconoscibili d’Abruzzo. La manifestazione è sostenuta dal Comune di Avezzano, dalla Regione e dalla Diocesi dei Marsi, consolidando nel tempo un modello che unisce musica di alto livello, radicamento territoriale e impegno solidale.