Addio a Umberto Dante, storico e docente: L’Aquila saluta una delle sue voci più autorevoli

27 Novembre 2025
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Umberto Dante

Si è spento Umberto Dante, “intellettuale brillante e indipendente”. Aveva 77 anni

L’AQUILA – Nato a Roma nel 1948, Umberto Dante si era trasferito da giovane nel capoluogo abruzzese, dove aveva scelto di stabilire le proprie radici e costruire un lungo percorso di studio, insegnamento e impegno civile che lo ha reso un riferimento per generazioni di studenti e colleghi.

Dante, ha ricordato il primo cittadino, Pierluigi Biondi, era riconosciuto a livello nazionale come “uno degli intellettuali più indipendenti e brillanti della sua generazione. La notizia della scomparsa, colpisce profondamente la comunità aquilana.”

La carriera universitaria del prof. Dante si è sviluppata tra l’Università degli Studi dell’Aquila, dove ha insegnato Storia contemporanea, e la Sapienza di Roma, dove teneva corsi di Storia delle comunicazioni di massa. Le sue lezioni, particolarmente apprezzate per la capacità di aprire lo sguardo degli studenti sui fenomeni politici, sociali e culturali della modernità, lo fanno ricordare come un maestro più che un docente, punto di riferimento per metodo, curiosità e libertà intellettuale.

Accanto all’attività accademica, Dante ha guidato per molti anni l’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea. Sotto la sua presidenza, l’istituto ha consolidato il proprio ruolo nella ricerca e nella divulgazione della storia del Novecento e della memoria resistenziale, con particolare attenzione alle vicende abruzzesi. Il presidente dell’IASRIC, Carlo Fonzi, ha ricordato la lunga amicizia che li legava fin dagli anni Settanta, sottolineando il valore umano e la lucidità critica del collega.

Ampia e trasversale la sua produzione scientifica, che spazia dalla storia politica all’analisi dei media, fino all’estetica e alle arti visive. Tra le pubblicazioni più note figurano Insorgenza ed anarchiaLa seduzione americanaAbruzzoIl verosimile nelle arti visiveL’utopia del vero nelle arti visive e Il successo nel cinema: opere che testimoniano un approccio capace di connettere discipline diverse mantenendo sempre un forte ancoraggio metodologico.

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