Maggioranza e opposizione insieme per rendere omaggio a Giovanni Galeone. Una statua per il “Profeta” al posto dell’intitolazione dello stadio già dedicato a Giovanni Cornacchia
PESCARA – A poche settimane dalla morte di Giovanni Galeone, il “Profeta” che ha segnato la storia biancazzurra, la città continua a interrogarsi su come rendere immortale la sua memoria.
In Comune maggioranza e opposizione si sono ritrovate fianco a fianco in un clima di rara unità negli scorsi giorni, animate entrambe dal desiderio condiviso di tributare un omaggio all’uomo che ha lasciato un’impronta indelebile sul calcio pescarese senza al contempo mancare di rispetto a nessuno ed in particolare alla famiglia di Giovanni Cornacchia che, attraverso la moglie, aveva chiesto, a pochi giorni di distanza dalla morte di Galeone, di non togliere l’intitolazione dello stato al defunto marito e di trovare piuttosto un altro luogo da dedicare all’ex mister.
Si fanno strada dunque altre idee, alcune con consensi crescenti. Il capogruppo del Pd, Piero Giampietro, ha rilanciato la proposta di una statua dedicata a Galeone all’ingresso della Curva Nord, cuore pulsante del tifo biancazzurro. Anche il consigliere di Forza Italia Claudio Croce ha ribadito la necessità di «scegliere un luogo adatto, senza andare a togliere una titolarità che già c’è».
Il Comune sembra dunque orientato verso una soluzione condivisa. Un percorso che richiederà tempo e confronto, ma che appare già segnato da un sentimento comune: Pescara non vuole dimenticare.
La città troverà così il modo di consegnare alla memoria collettiva l’eredità di Giovanni Galeone senza cancellare quella di Giovanni Cornacchia. Due storie diverse, due simboli dello sport pescarese, destinati a convivere nel cuore della comunità ed a rappresentarne, insieme, l’orgoglio e l’identità.