Cimitero di Francavilla al Mare: tutti rinviati a giudizio

19 Novembre 2025
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Al centro del processo accuse di corruzione e smaltimento illecito, il Comune si costituisce parte civile

FRANCAVILLA AL MARE – Svolta giudiziaria nell’inchiesta sull’ampliamento del cimitero comunale. Nell’udienza preliminare tenutasi oggi, il giudice Enrico Colagreco ha accolto la richiesta del pubblico ministero Giancarlo Ciani e ha disposto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati tra cui imprenditori, funzionari pubblici e tecnici coinvolti a vario titolo nell’appalto del project financing per l’ampliamento del camposanto.

Al centro del procedimento penale la tesi accusatoria della Procura: secondo quanto ricostruito dagli investigatori, scarti edilizi sarebbero stati interrati abusivamente nel suolo cimiteriale, mentre la gestione degli appalti avrebbe favorito uno schema di turbativa e presunti favoritismi, con la complicità di pubblici ufficiali e imprese. I reati contestati partono dal presunto versamento di denaro per ottenere in cambio atteggiamenti morbidi o omesso controllo nei confronti delle società, fino alla gestione illegale dei rifiuti provenienti dal cantiere.

Gli imputati, tutti rinviati a giudizio, sono: l’imprenditore Franco Antonio De Francesco, il fratello Alessandro, la compagna Lesya Tsiluyko, il collaboratore Marcello Gianferotti, l’architetto Maurizio Basile (funzionario del Comune di Francavilla e responsabile unico del procedimento per il project financing), il figlio di quest’ultimo Matteo, l’architetto Luigi Febo (presidente del consiglio comunale di Chieti, coinvolto non nella veste di politico ma per la direzione lavori), e il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione Massimiliano Nerone. Insieme alle persone fisiche, sono coinvolte anche le tre società De Francesco Costruzioni, Cimitero San Franco e Arta, destinatarie delle contestazioni legate alla responsabilità amministrativa per reati commessi dai vertici e dipendenti nell’interesse aziendale.

Oggi in aula hanno preso la parola le difese degli imputati, rappresentate – tra gli altri – dagli avvocati Marco Femminella, Stefano Azzariti, Marco De Merolis e Antonio Luciani. Il Comune di Francavilla al Mare, attraverso l’avvocato Marco Spagnuolo, si è costituito parte civile, chiedendo un risarcimento danni di mezzo milione di euro.

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