Giulia Di Stefano premiata a Sulmona: “Il giornalismo deve tornare a pensare”  

18 Ottobre 2025
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GIORNALISMO: A GIULIA DI STEFANO IL PREMIO SULMONA DI GIORNALISMO

La giornalista del Tg2 riceve il Premio Sulmona per la sua capacità di coniugare rigore, chiarezza e sensibilità. “Un riconoscimento che è anche un richiamo alla responsabilità”

SULMONA – “Pensare prima di parlare, ascoltare prima di giudicare, approfondire prima di semplificare.” Con queste parole, Giulia Di Stefano ha accolto il Premio Sulmona di giornalismo, conferitole sabato 18 ottobre al Teatro comunale “Maria Caniglia” in apertura della 52ª edizione della Rassegna internazionale di arte contemporanea. Un riconoscimento che, come ha sottolineato la giornalista del Tg2 e conduttrice Rai, “invita non solo a ringraziare, ma a riflettere”.

La cerimonia, organizzata dal Circolo di arte e cultura “Il Quadrivio”, ha visto la partecipazione del presidente della FIGC Gabriele Gravina e della presidente del Circolo Paola Pelino, che hanno consegnato il premio con questa motivazione: “Per la sua capacità di coniugare rigore giornalistico, chiarezza espositiva e sensibilità umana nel racconto dell’attualità. Giulia Di Stefano si distingue per l’autorevolezza e la precisione con cui affronta temi di interesse nazionale e internazionale, offrendo al pubblico del Tg2 un’informazione puntuale, equilibrata e sempre rispettosa dei fatti.”

Il nome di Di Stefano si aggiunge a un albo d’oro che, dal 1990, ha premiato figure di primo piano del giornalismo italiano, tra cui Aldo Cazzullo, Bruno Vespa, Federica Sciarelli, Francesco Giorgino, Cesara Buonamici e Paolo Petrecca.

Reduce dalla conduzione di “Agorà Estate” su Rai 3, che ha registrato picchi del 7% di share, Di Stefano è tornata al Tg2 per seguire le attività del Governo. Solo un mese fa ha ricevuto anche il “Premio Arco di Traiano” a Benevento.

Nel suo intervento, la giornalista ha voluto esprimere solidarietà al collega Sigfrido Ranucci, “oggetto di un terribile attentato che ha messo in pericolo la sua vita e quella della sua famiglia”, e ha ribadito il ruolo del giornalismo come presidio civile: “Solo così possiamo restituire valore alle parole e verità ai fatti.”

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