Sviluppo Lavoro Italia e il Commissario Straordinario per la Ricostruzione avviano un pacchetto di interventi per promuovere occupazione, imprenditorialità e inclusione sociale nei territori del cratere sismico. Focus su giovani, donne e aree interne di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria
ROMA – Prende avvio una nuova fase di interventi congiunti tra Sviluppo Lavoro Italia e la Struttura Commissariale per la Ricostruzione, con l’obiettivo di rafforzare le politiche attive del lavoro nei territori colpiti dal sisma del 2016. Le azioni, previste dalla Convenzione Quadro sottoscritta tra le due istituzioni, si concentrano sulle aree interne di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, e mirano a promuovere l’autoimpiego, l’imprenditorialità e la riduzione dei divari territoriali e di genere.
«Con queste iniziative intendiamo contribuire concretamente alla rinascita dei territori del cratere sismico, sostenendo chi vuole creare lavoro e impresa nei luoghi più colpiti dal sisma», ha dichiarato Paola Nicastro, Presidente e Amministratore Delegato di Sviluppo Lavoro Italia, società in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. «L’obiettivo è costruire reti territoriali solide e durature, che mettano in sinergia istituzioni, servizi per il lavoro, imprese e comunità locali, per favorire la nascita di un ecosistema economico e sociale capace di generare valore nel tempo».
Il piano, che coinvolge Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, prevede una serie di interventi articolati: dalla promozione delle misure nazionali per l’autoimpiego (DL 60/2024) a workshop e seminari informativi, fino alla co-progettazione di servizi territoriali per l’orientamento e la creazione d’impresa. Particolare attenzione sarà rivolta a giovani, donne e soggetti vulnerabili, con percorsi di formazione, mentoring e inserimento lavorativo.
«La rinascita dei nostri territori passa non solo attraverso la ricostruzione materiale, ma anche attraverso la rinascita comunitaria e un nuovo sviluppo», ha sottolineato Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016. «Creare opportunità di lavoro, sostenere l’imprenditorialità e contrastare lo spopolamento significa restituire fiducia e prospettive. Con queste azioni vogliamo mettere al centro le persone — giovani, donne, lavoratori — e costruire occasioni reali di autoimpiego e di inclusione».
Tra le misure previste, anche il sostegno all’imprenditorialità femminile, la promozione di modelli organizzativi flessibili nelle imprese e lo sviluppo del welfare territoriale, con sportelli dedicati, servizi di cura e progetti di turismo rurale. Sarà inoltre creato un laboratorio di progettazione territoriale a supporto degli enti locali, per individuare nuovi servizi sostenibili e inclusivi.
Le attività saranno coordinate da Sviluppo Lavoro Italia in stretta collaborazione con la Struttura Commissariale, nell’ambito del Piano “Giovani, Donne e Lavoro – FSE+ 2021–2027”. Un Invito a Manifestare Interesse è stato lanciato per coinvolgere enti locali, camere di commercio, reti imprenditoriali, università e terzo settore, con l’obiettivo di costruire una rete capillare di promozione e diffusione delle misure.
«Le aree dell’Appennino centrale rappresentano un patrimonio umano e produttivo di grande valore», ha concluso Nicastro. «Con queste azioni vogliamo rafforzarne le potenzialità, promuovendo occupazione di qualità, inclusione e sviluppo sostenibile, contrastando al tempo stesso il fenomeno dello spopolamento e favorendo il ritorno e la permanenza delle persone nei territori del cratere».