Attivato un piano straordinario da 130mila euro per ridurre le liste nelle prestazioni programmate. Sedute aggiuntive anche nel weekend. Palmieri: “Più offriamo, più cresce la domanda”
CHIETI – La Asl Lanciano Vasto Chieti corre ai ripari per contenere i tempi d’attesa nelle prestazioni sanitarie programmate. Dopo aver registrato il più alto numero di prescrizioni tra le aziende sanitarie abruzzesi – 170 mila nel primo semestre del 2025 – la direzione ha varato un piano straordinario da 130mila euro per riportare tutte le prenotazioni entro il limite massimo di sei mesi, come previsto dal piano nazionale.
“Mai più prenotazioni che vanno oltre”, ha dichiarato il direttore generale Mauro Palmieri, annunciando l’attivazione di sedute aggiuntive, anche nel fine settimana, per le visite e gli esami più in sofferenza. Tra le prestazioni interessate: 150 sedute straordinarie per eco color doppler, 55 per ecografia mammaria, 51 per mammografia, 79 per visite reumatologiche e 64 per risonanze magnetiche senza mezzo di contrasto.
“La nostra Azienda si trova in una condizione quasi paradossale – ha spiegato Palmieri – perché l’aumento dell’offerta finisce per generare una domanda sempre crescente, rispetto alla quale, poi, le attese si dilatano.” Il fenomeno è amplificato dal fatto che la Asl di Chieti eroga prestazioni anche per pazienti provenienti da altre province: il 29% da L’Aquila, il 23% da Teramo e il 18% da Pescara.
Nonostante la pressione, la Asl ha già raggiunto risultati significativi: il 97% delle prescrizioni urgenti, l’89% delle brevi e l’81% delle differite sono state soddisfatte nei tempi previsti. Il focus ora è sulle prestazioni programmate, dove si è accumulato il maggior ritardo.
Giuseppe Vitolla, responsabile del Governo liste d’attesa e sistemi di prenotazione, ha chiarito che anche quando un appuntamento viene inizialmente fissato oltre i termini, “va accettato”. I percorsi di tutela interni consentono infatti una ricollocazione più ravvicinata, grazie ai posti liberati da rinunce e disdette. “Un’opportunità resa possibile dal gesto di civiltà di cittadini che annullano un appuntamento per vari motivi mettendolo a disposizione di altri. Se lo facessero tutti avremmo il 100% di richieste soddisfatte nei termini previsti.”
Un messaggio chiaro, che si traduce in una raccomandazione: disdire un appuntamento non è solo corretto, è un dovere civico che può migliorare l’efficienza del sistema e garantire cure tempestive a chi ne ha bisogno.