Due lavoratori stranieri impiegati in nero e gravi carenze nella sorveglianza sanitaria: il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di L’Aquila denuncia il titolare di un’attività di ristorazione. L’operazione rientra nel piano provinciale di contrasto al caporalato e alle irregolarità giuslavoristiche
L’AQUILA – Due lavoratori stranieri impiegati senza contratto e violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: è quanto emerso da un controllo effettuato nei giorni scorsi dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro (NIL) di L’Aquila presso un’attività di ristorazione della provincia. Al termine dell’ispezione, il titolare dell’azienda è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria.
Durante l’intervento, i militari hanno verificato la posizione di dodici dipendenti, di cui dieci regolarmente assunti. Tuttavia, due lavoratori stranieri risultavano impiegati in nero, circostanza che ha comportato l’elevazione di una sanzione amministrativa pari a 7.800 euro.
Gli accertamenti hanno inoltre rilevato gravi carenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, tra cui l’omessa sorveglianza sanitaria, per la quale è stata comminata un’ulteriore ammenda di circa 5.200 euro. Complessivamente, le sanzioni e le ammende superano i 17.000 euro.
L’operazione si inserisce nel quadro delle attività ispettive coordinate dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di L’Aquila, condotte in sinergia con il Comando Provinciale dei Carabinieri. L’obiettivo è contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e del caporalato, rafforzando il rispetto delle normative giuslavoristiche e di sicurezza.
In una nota ufficiale, i Carabinieri precisano: «Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata».
I controlli proseguiranno su tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione ai settori più esposti al rischio di irregolarità.