Rigenerazione urbana, Marsilio: “Serve flessibilità territoriale, non modelli imposti. Fondi europei decisivi per il futuro delle città” 

8 Ottobre 2025
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Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è intervenuto a Roma all’evento sulle Città del Futuro per parlare di rigenerazione urbana

Il presidente della Regione Abruzzo interviene alla conferenza “Città del futuro 2030–2050” a Roma. “Le leggi regionali sono moderne e adattabili, il legislatore nazionale è fermo al 1942. La Politica di Coesione va rafforzata, non diluita”

ROMA – “In materia urbanistica il legislatore nazionale è fermo al 1942.” Con questa affermazione, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha aperto il suo intervento alla conferenza “Città del futuro 2030–2050”, in corso a Roma, dove ha rappresentato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. L’evento, promosso da Ance, ha riunito istituzioni e amministratori per discutere le prospettive urbane dei prossimi decenni.

Marsilio ha espresso preoccupazione per l’impostazione del disegno di legge sulla rigenerazione urbana, sottolineando la necessità di evitare soluzioni uniformi e calate dall’alto: “Calare dall’alto una nuova legge nazionale rischia di generare confusione e di creare più danni che benefici. Non possiamo permetterci di confezionare un disegno organico senza saperlo adattare al contesto in cui va inserito.”

Pur riconoscendo l’importanza di una nuova iniziativa legislativa sul governo del territorio, Marsilio ha ribadito il ruolo centrale delle Regioni: “Le Regioni vedono con favore la ripresa di un’attività legislativa, anche se oggi parliamo solo di rigenerazione. È importante che non ci sia un appiattimento delle diversità territoriali, che consentono di calibrare gli incentivi e introdurre strumenti non previsti dalla legge statale.”

“Va garantita la sopravvivenza delle legislazioni regionali – ha aggiunto – non solo perché lo prevede la Costituzione, ma anche da un punto di vista sostanziale. Le leggi regionali sono spesso all’avanguardia e garantiscono la giusta flessibilità, quella che consente a un amministratore del territorio di fare bene il suo lavoro. Ogni area, urbana o vasta, merita interventi tagliati su misura, non certo abiti ‘seriali’ confezionati da una disciplina generalista.”

Il presidente abruzzese ha poi spostato l’attenzione sul piano finanziario, rilanciando il ruolo della Politica di Coesione europea: “Il ruolo forte delle Regioni nella programmazione dei fondi di Coesione potrà fare la differenza. È fondamentale che la Politica di Coesione rispetti l’attribuzione delle risorse su base regionale e riaffermi il modello della governance multilivello.”

Marsilio ha criticato la proposta della Commissione europea sul bilancio pluriennale: “Nonostante gli sforzi messi in campo dal Vicepresidente Esecutivo Raffaele Fitto, la proposta rischia di tagliare fuori le Regioni nella definizione dei fondi e della loro assegnazione, proprio quando ce ne sarebbe più bisogno.”

“La Politica di Coesione va rafforzata e migliorata, non cancellata e diluita in fondi unici – ha concluso –. Da Presidente del Gruppo ECR al Comitato europeo delle Regioni, mi sto facendo portavoce di queste istanze. Siamo ancora in una fase iniziale delle negoziazioni e, da qui a due anni, quando il bilancio dovrà essere ratificato, ci sarà ampio spazio per correttivi e margini di manovra.”

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