L’assessore Alfredo Cremonese, “Comune e Ater non hanno mai abbassato la guardia, di fronte a chi occupa le case popolari pur non essendo in regola o non avendo il diritto”
PESCARA – Il Comune e l’Ater tracciano il bilancio di un anno di intensa attività contro l’occupazione abusiva degli alloggi popolari. Un impegno costante e strutturato che, solo nel 2025, ha portato all’emissione di 44 decreti di decadenza per motivi morali e 20 preavvisi, oltre a 34 casi di sfratto gestiti dagli uffici competenti. A questi si aggiungono ulteriori 24 preavvisi di decadenza e 29 decreti di decadenza per morosità, a testimonianza di un’attività amministrativa che non ha mai abbassato la guardia.
«Abbiamo sempre seguito tutte le procedure previste per liberare gli appartamenti occupati da inquilini irregolari o coinvolti in attività criminali – dichiara con l’assessore all’Edilizia Residenziale Alfredo Cremonese –. Si tratta di iter complessi, spesso oggetto di ricorsi che allungano i tempi, ma i risultati parlano chiaro».
In un contesto in cui spesso il dibattito politico si accende, l’attuale Giunta rivendica un approccio concreto e misurabile: «C’è chi alimenta polemiche e chi lavora. I numeri dimostrano che stiamo restituendo legalità e dignità a interi quartieri». Tra le azioni più significative, ricorda Cremonese, la demolizione del noto complesso del “Ferro di cavallo”, simbolo di degrado urbano, e dei cosiddetti Palazzi Clerico, insieme a nuovi interventi già avviati tra via Tronto, via Tavo e via Trigno, dove a breve riprenderanno i lavori di completamento degli edifici popolari mai ultimati. È in corso anche una valutazione con il settore Verde per migliorare la vivibilità dell’area.
Oltre all’attività repressiva e al recupero degli alloggi Erp, l’amministrazione porta avanti una programmazione di lungo periodo, incentrata sulla riqualificazione del quartiere Villa del Fuoco, uno dei più complessi della città. È attiva una task force comunale, in sinergia con Prefettura e Questura, per pianificare interventi strutturali e sociali mirati. Il piano per Villa del Fuoco non si limita all’edilizia. Rientra in una visione complessiva che coinvolge anche le Politiche sociali, l’Ater e le forze dell’ordine, in un’ottica di prevenzione e controllo del territorio. Cremonese ha citato tra i progetti già realizzati, la riapertura del Parco di via Tavo – oggi trasformato nel Talent Garden – e i lavori in via Lago di Capestrano e via Lago di Borgiano, che contribuiranno a migliorare la qualità urbana.
Infine, l’operazione delle scorse ore denominata “Game Over”, condotta da Polizia e Guardia di Finanza, è stata definita dal Comune come «la dimostrazione che è stato fatto tutto il possibile per liberare gli appartamenti occupati da chi non aveva alcun titolo per starci».