Il presidente della Regione Abruzzo interviene alla conferenza “Città del Futuro 2030–2050” a Roma: “Serve una legge nazionale con indirizzi chiari, ma le Regioni sono già operative. L’Abruzzo ha approvato una riforma urbanistica dopo 40 anni”
ROMA – “Le Regioni sono protagoniste assolute nella programmazione e nella gestione del territorio. È una delle deleghe che la Costituzione affida loro, e che esercitano con piena legittimità.” Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio è intervenuto questa mattina alla conferenza “Città del Futuro 2030–2050”, in corso a Roma dal 7 al 9 ottobre, promossa da Ance e diretta da Francesco Rutelli.
Marsilio ha partecipato in rappresentanza della Conferenza delle Regioni, su delega del presidente Massimiliano Fedriga, sottolineando il ruolo centrale delle amministrazioni regionali nel disegno delle politiche urbane. “Non toglie – ha precisato – che sia necessaria una legge quadro nazionale che dia orientamenti chiari e, soprattutto, finanziamenti, indirizzo e coordinamento preciso verso le direttrici che il Parlamento sceglierà e che noi stiamo già interpretando: riqualificazione, rigenerazione, consumo zero di suolo, miglioramento della qualità architettonica ed edilizia.”
Il presidente abruzzese ha poi criticato duramente le politiche urbanistiche del passato: “Per decenni le periferie urbane sono state devastate da programmi di edilizia collettivistica, figlie di ideologie fallite e fallimentari, che ci hanno consegnato una qualità edilizia pessima e un degrado sociale molto pronunciato. Oggi dobbiamo affrontare questi problemi con urgenza e responsabilità.”
Marsilio ha rivendicato il lavoro svolto dalla Regione Abruzzo, che nel 2024 ha approvato una nuova legge urbanistica, la prima dopo oltre quarant’anni. “L’ultima risaliva al 1983. La nuova normativa recepisce già gli indirizzi di cui si discute oggi e ci consente di offrire al dibattito parlamentare un contributo concreto, fondato su un testo aggiornato che stiamo già applicando e sperimentando sul territorio.”
L’intervento si è inserito nel più ampio confronto tra istituzioni, esperti e amministratori sulle sfide urbane dei prossimi decenni: emergenza abitativa, transizione ecologica, rigenerazione e innovazione. Un’occasione per riflettere sul futuro delle città italiane e sul ruolo che le Regioni possono e devono giocare nella costruzione di modelli sostenibili e inclusivi.