Dopo anni di crisi, arriva il rilancio per lo stabilimento abruzzese: confermati i 59 posti di lavoro, produzione automatizzata e nuove prospettive occupazionali sotto la guida del gruppo turco Arca Defence
CASALBORDINO – Una nuova era si apre per la Esplodenti Sabino di Casalbordino, storica realtà dell’industria della difesa abruzzese. Lo scorso 1° ottobre è stata ufficializzata l’acquisizione dell’azienda da parte di Arca Defence Italy, società per azioni con sede a Milano e parte del gruppo turco Arca Defence Group, segnando un passo decisivo verso la ripartenza di un sito produttivo che per anni ha vissuto momenti di profonda incertezza.
Questa mattina l’amministratore delegato di Arca Defence Italy, Ciro Milano, ha presentato il nuovo assetto industriale alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive Tiziana Magnacca, dei sindacati, dei lavoratori e del vicesindaco di Casalbordino, Carla Zinni.
“Per il sito produttivo abruzzese e per i lavoratori il futuro è meno incerto – ha esordito l’assessore Magnacca – perché di fatto oggi annunciamo il rilancio dell’azienda, dopo anni di sofferenza e patimenti da parte dei lavoratori”, ha dichiarato, sottolineando come il risultato sia frutto di un lavoro sinergico tra Regione Abruzzo, Tribunale di Vasto, sindacati e dipendenti.
Un ruolo fondamentale, ha ricordato Magnacca, è stato quello del presidente del Tribunale di Vasto, Michele Monteleone, autore di un provvedimento che “ha fatto storia” nel campo della giurisprudenza della crisi d’impresa, permettendo di preservare la continuità aziendale e di creare le condizioni per un nuovo investimento estero.
L’azienda ha garantito la continuità occupazionale per tutti i 59 dipendenti, nonostante la produzione sia attualmente ferma. Al momento è autorizzato solo lo stoccaggio del materiale esistente, ma il piano industriale prevede la ripresa delle attività con processi automatizzati, riducendo drasticamente i rischi legati alla lavorazione di materiali esplosivi. La nuova produzione sarà focalizzata sul confezionamento di proiettili di artiglieria di medio calibro e sul caricamento di granate con sistemi automatizzati.
“Notizie confortanti arrivano anche sul fronte degli investimenti – ha aggiunto Magnacca – con oltre 100 milioni di euro previsti e una chiara visione di ampliamento occupazionale. Il tutto – ha precisato – in condizioni di massima sicurezza e nel rispetto delle autorizzazioni necessarie per il settore della difesa”.
Un pensiero, infine, l’assessore lo ha voluto dedicare ai lavoratori che in passato hanno perso la vita nello stabilimento di Casalbordino. “Per noi è stato un evento traumatico che ha segnato le coscienze dei cittadini di questa parte d’Abruzzo – ha concluso Magnacca – per questo era necessario ridare vita a questa azienda, ma con tutte le certezze e le garanzie che le istituzioni possono offrire”.