L’Aquila, in Consiglio comunale salta la nomina dei revisori: manca numero legale, maggioranza e opposizione ai ferri corti

1 Settembre 2025
3 minuti di lettura
L’aula consiliare del Comune dell’Aquila rimasta vuota: la seduta è saltata per mancanza del numero legale, con soli 15 consiglieri presenti

Alla seduta si sono presentati soltanto 15 consiglieri, troppo pochi per garantire il numero legale. Per le opposizioni è la prova delle spaccature in seno alla maggioranza, mentre il centrodestra ribalta le accuse e denuncia un atto di irresponsabilità delle minoranze

L’AQUILA – È saltata per mancanza del numero legale la seduta del Consiglio comunale che avrebbe dovuto eleggere, nell’ultimo giorno utile, il Collegio dei revisori dei conti. Uno stallo che ha innescato un duro scontro politico: le opposizioni parlano di divisioni interne alla maggioranza, accusata di non essere riuscita a garantire i numeri, mentre il centrodestra ribatte denunciando un “atto di irresponsabilità senza precedenti” da parte delle opposizioni.

Per il centrosinistra si tratta di un segnale evidente delle fratture all’interno della coalizione che sostiene la Giunta guidata da Pierluigi Biondi. “Oggi – hanno affermato i capigruppo di opposizione Stefano Albano (Pd) e Paolo Romano (L’Aquila nuova) – abbiamo assistito a uno spettacolo davvero sconfortante: la maggioranza di centrodestra non è riuscita nemmeno a presentarsi in Consiglio comunale e votare il presidente dei revisori dei conti del Comune. Una nomina necessaria, che riguarda il funzionamento stesso dell’ente, è stata bloccata non da un problema politico di visione, ma semplicemente dalle loro liti interne. Non trovando un accordo, hanno preferito rimanere in vacanza e far mancare il numero legale.

Il risultato è un danno doppio per la città. Da una parte, un gettone di presenza pagato senza che sia stato svolto alcun lavoro concreto: soldi pubblici sprecati. Dall’altra, un Comune che resta fermo, perché senza il presidente dei revisori non si possono approvare atti di rilevanza economica. Insomma, tutto resta bloccato. E mentre la città avrebbe bisogno di scelte, di coraggio e di responsabilità, la destra continua a litigare per spartirsi poltrone e incarichi. Una maggioranza ripiegata su se stessa, incapace di governare e, soprattutto, indifferente ai problemi reali dei cittadini.”

La replica della maggioranza non si è fatta attendere. I capigruppo di centrodestra Leonardo Scimia (Fdi), Alessandro Maccarone (L’Aquila Protagonista), Daniele Ferella (Lega), Fabio Frullo (Udc) e Daniele D’Angelo (Fi) hanno diffuso una nota parlando di un “atto di irresponsabilità senza precedenti” da parte delle minoranze, accusate di aver fatto mancare il numero legale proprio nell’ultimo giorno utile per rinnovare il Collegio.

“Con un atto di irresponsabilità senza precedenti nei confronti degli interessi della comunità – scrivono – i gruppi di opposizione hanno scelto di far mancare il numero legale in Consiglio comunale, facendo così saltare la seduta odierna e impedendo l’elezione del Collegio dei revisori dei conti.

Non si tratta di un mero tecnicismo – continua la nota – ma di un attacco frontale ai pilastri della democrazia amministrativa. I Revisori dei conti sono l’unico organo di controllo indipendente la cui funzione è garantire a tutti i cittadini che ogni risorsa pubblica sia spesa con legalità, correttezza e per il bene della collettività. Sono i garanti della trasparenza, i tutori degli interessi della comunità, non di una parte politica. Silenziare il loro rinnovo significa minare la fiducia dei cittadini e indebolire la tutela degli interessi della collettività.

Proprio coloro che, in Aula e sui media, si riempiono la bocca di parole come ‘controllo’, ‘efficienza’ e ‘buon governo’, hanno dimostrato la più grande ipocrisia: ostacolare il principale organo di vigilanza, contraddicendo nei fatti ogni loro dichiarazione. È un comportamento che non danneggia la maggioranza, ma la città intera.

La stessa irresponsabilità – si legge ancora nella nota – si è manifestata anche con la mancata votazione sulla delibera riguardante l’acquisizione dell’immobile ex Inam, già inserito in un percorso di rigenerazione urbana che prevede la creazione di un parcheggio strategico per il centro storico, atteso e condiviso dalla cittadinanza. L’opposizione, con un gesto ingiustificabile, ha scelto di bloccare un progetto fondamentale per lo sviluppo economico e la vivibilità della città, anteponendo calcoli di piccolo cabotaggio alle reali necessità della comunità aquilana.

Il centrodestra al governo della città continuerà invece a lavorare con serietà e responsabilità per garantire servizi efficienti e conti in ordine. L’opposizione, con questo gesto, ha dimostrato di non avere a cuore il reale funzionamento della macchina comunale, ma solo di perseguire un tornaconto politico di breve respiro, anche a scapito della trasparenza e dell’interesse generale. Gli atti verranno riportati in Consiglio comunale e porteremo avanti con determinazione i provvedimenti necessari per garantire trasparenza, continuità amministrativa e sviluppo socio-economico. L’Aquila – concludono – merita risposte serie, non giochi di potere a danno dei cittadini.”

Lo scontro politico ha avuto conseguenze dirette anche sugli altri punti all’ordine del giorno. È rimasta infatti sospesa la delibera per l’acquisizione dell’ex Inam di via XX Settembre, immobile inserito in un progetto di rigenerazione urbana che prevede la creazione di un parcheggio a servizio del centro storico. Rinviata anche la discussione sull’ordine del giorno firmato da Albano e Romano per l’estensione del servizio di scuolabus agli studenti delle scuole medie di primo grado.

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